Hanno siglato i cinque punti della Carta di impegni per la parità scritta dalle donne del Coordinamento 3 Sardegna. L’ultimo confronto tra i candidati, tutti uomini, alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo 24 febbraio si concentra sui temi della parità di genere.
Oggi dopo un dibattito moderato dalla presidente di Giulia Giornaliste, Susi Ronchi, Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (Progressisti di Sardegna), Francesco Desogus (M5s), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) e Vindice Lecis (Sinistra sarda), . Tutti – assente Mauro Pili (Sardi liberi) – si son detti d’accordo sulla necessità di istituire un assessorato regionale alle Pari opportunità e di trasformare l’attuale commissione regionale Pari opportunità in una commissione consiliare vera e propria.
Hanno anche condiviso l’idea di promuovere la partecipazione femminile in tutti gli ambiti pubblici e privati. Gli altri tre punti della Carta e l’attuazione di un piano straordinario per l’occupazione femminile. Poi, in materia di salute: la realizzazione delle Breast unit certificate da linee guida nazionali ed europee, con personale medico e infermieristico dedicato, la pianificazione di un Percorso salute donna Ospedale-territorio, e garantire la piena operatività del Registro Tumori.
Infine l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, già previsto dalla Finanziaria 2018 e che comprenda anche l’attivazione di un Codice rosa per la immediata presa in carico dei soggetti vittime di violenza.
Durante il confronto tra candidati non è mancata qualche scintilla. Protagonisti, in particolare, il candidato del centrodestra Christian Solinas e quello del centrosinistra Massimo Zedda. “Cosa significa ciò che dici?”, ha attaccato il sindaco di Cagliari riferendosi alle parole usate dal senatore Psd’Az che ha definito “corpo sociale come il vostro” l’associazione Coordinamento3, promotrice della Carta per la parità.
“Detta così – ha sottolineato Zedda- dà a intendere che le donne non siano presenti in tutta l’articolazione della società così come si presenta, cioè nell’impresa e nelle professioni”. “Non capisci molte cose, è scritto nella Costituzione, studia”, ha replicato Solinas a Zedda, che ha poi lasciato il dibattito prima dell’ultimo giro di interventi “per un impegno personale”.