Concessioni balneari, Giunta va avanti: “Evitiamo la paralisi degli investimenti”

L’estensione di quindici anni delle concessioni demaniali marittime, sopratutto per quelle che rientrano nel settore turistico, permetterà di “dare un’adeguata risposta a circa un migliaio di imprese, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti”. Non ha dubbi l’assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna, sull’efficacia del provvedimento che prolunga fino al 31 dicembre del 2033 le concessioni. Questa mattina l’esponente della Giunta Solinas è entrato nel dettaglio della determinazione che recepisce il prolungamento deciso dalla legge nazionale e fornisce ai Comuni costieri le indicazioni per l’esercizio delle loro funzioni. Le concessioni riguardano i servizi pubblici, i servizi e le attività portuali e produttive, compresa la pesca e le attività turistico ricreative.

Sanna ha precisato che in questo moto si “sgombera il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la direttiva europea ‘Bolkestein’, evitando un’interpretazione che rischiava di vedere le piccole e medie imprese sarde soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri”. Poi, un altro chiarimento, anche in risposta alle parole del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, critico nei confronti del provvedimento adottato dalla Giunta: “Le disposizioni contenute nella legge nazionale sono tuttora perfettamente valide, non sottoposte ad alcuna procedura di infrazione comunitaria né dichiarate contrarie al diritto eurounitario da alcuna sentenza della Corte di giustizia europea”.

Quindi avanti tutta perché “per la Sardegna è fondamentale tutelare, valorizzare e promuovere le sue coste, che rappresentano un elemento strategico per il sistema economico come attrazione turistica e di immagine per l’Isola. Il prossimo atto in materia di concessioni balneari sarà quello di consentire l’apertura annuale delle strutture”.

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