Sarà un terzetto di ospiti lombardi a spiegare ai sardi la realtà delle Comunità energetiche, durante un convegno intitolato ‘Transizione energetica, la sfida del nostro tempo’, questa mattina a Cagliari. Così ha deciso la Regione che ha trascurato di invitare due sindaci, Maurizio Onnis e Marco Sideri che, nei loro Comuni di Villanovaforru e Ussaramanna vivono già questa realtà.
Il posto è stato riservato a tre ospiti in arrivo dalla Lombardia: il senatore leghista Paolo Arrigoni, Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva e Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’ambiente. Sarà presente anche il ministro della Transizione energetica, Valerio Cingolani, che, insieme al presidente Solinas e al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, interverrà per i saluti istituzionali.
Dopo la lettera inviata da Maurizio Onnis a Sardinia Post, abbiamo intervistato anche il primo cittadino di Ussaramanna, Marco Sideri, amministratore di un Comune di poco più di 500 abitanti, per parlare dell’imbarazzante scivolone di una Giunta che trascura le uniche due Comunità energetiche in Sardegna.
Sindaco Sideri, pronto a imparare qualcosa sulle Comunità energetiche dagli ospiti lombardi?
“Sicuramente daranno il loro contributo, ma imparare no: noi su questo siamo avanti. Avremmo avuto cose molto interessanti da dire”.
Avreste se la Regione vi avesse invitato al tavolo. Ma così non è stato. C’è rimasto male?
“Sicuramente mi è dispiaciuto. Non hanno dimostrato molta classe, ma non mi sono sorpreso”.
Ha provato a trovare un motivo per questo scivolone?
“Non so se sia una palese e colpevole disattenzione. Certo, se così fosse dimostrerebbe che sono chiusi nel loro angolino senza guardare cosa succede attorno. Noi e Villanovaforru siamo gli unici due Comuni in Sardegna ad avere la Comunità energetica quindi se il motivo fosse questo dimostrerebbe ottusità”.
Possibile che non vi conoscano?
“Mi sembra difficile, sarebbe una grande colpa. Inoltre, quando abbiamo fatto l’assemblea costitutiva c’era l’Anci, abbiamo ricevuto un videomessaggio dalla sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, e, soprattutto, abbiamo invitato Anita Pili, assessora regionale all’Industria. Quindi tutti sapevano”.
Dunque la scelta potrebbe essere mirata.
“Spero di no, non voglio pensare ci sia l’obiettivo politico di escludere palesemente qualcuno. Sarebbe una mossa poco educata dal punto di vista istituzionale perché dimostrerebbe scarsa conoscenza e poca considerazione di ciò che avviene nel proprio territorio”.
I posti sono occupati da tre lombardi. Le sembra strano?
“No perché è un fattore ricorrente che dimostra grande provincialismo. Se viene l’ospite da fuori sembra un evento più importante. Certo una cosa non avrebbe escluso l’altra”.
Il mancato invito potrebbe essere dovuto al timore di una presenza scomoda in senso critico sulla politica energetica sarda?
“Possibile anche questo visto che in Consiglio regionale la legge sulle Comunità energetiche è ferma da due anni. Saremmo potuti essere molto avanti ma si guardava solo al metanodotto”.
Le avrebbe fatto piacere parlare della vostra esperienza davanti al Ministro?
“Sarebbe stata sicuramente una buona opportunità sia raccontare la nostra esperienza sia poter dare suggerimenti. Diciamo che è un’occasione persa, ma abbiamo dei buoni rapporti anche col viceministro, penso avremo altre occasioni e non ci sarà bisogno della Regione a fare da intermediario”.
A che punto è la vostra Comunità energetica?
“Abbiamo costituito la Comunità energetica il 14 luglio di quest’anno, ora stiamo terminando l’installazione dell’impianto prima di concludere le pratiche di connessione. A quel punto la comunità sarà attiva, diciamo che l’obiettivo è arrivare al traguardo tra 4 o 5 mesi”.
Matteo Sau