Primo test riuscito per la doppia preferenza di genere che ha aiutato le donne ad esser elette nelle sei amministrazioni comunali che in Sardegna hanno potuto beneficiare della nuova normativa sulla doppia indicazione del voto nella scheda, purché il secondo nominativo fosse di genere diverso dal primo. Più che triplicata la loro rappresentanza dal 10 al 34%. Secondo i dati elaborati dal Pd Sardo rispetto alle precedenti elezioni comunali del 2008, quando però i Consigli comunali avevano più seggi a disposizione, la presenza femminile nei comuni di Iglesias, Assemini, Maracalagonis, Decimomannu, Cabras e Macomer si è triplicata, passando al 10,1% al 34,2%, mentre quella maschile è scesa di circa 20 punti, dall’89,9% del 2008 al 65,8% del 26-27 maggio 2013. Complessivamente le donne elette risultano 39 e gli uomini 75, mentre nel 2008 erano state 14 le donne e 124 gli uomini. Nel dettaglio a Iglesias si passa dal 9,7% di donne del 2008, con 3 consigliere su 31, al 28% con 7 consigliere su 25 in questa tornata elettorale. La componente maschile passa invece dal 90,3% (28 seggi) al 72% (18). Ad Assemini (provincia Cagliari) e Cabras (Oristano), dove la presenza femminile era ridotta allo zero nel 2008 entrano in Consiglio rispettivamente 8 e 5 donne (circa il 32%), mentre gli uomini scendendo al 68%. A Macomer (Nuoro), che contava sino a ieri due consigliere (il 9,5%) e 19 consiglieri (90,5%) si arriva a 4 seggi rosa (25%) e 12 celesti (75%), mentre a Decimomannu (Cagliari) si giunge alla “parità dei sessi” in Comune, 50% per ciascun genere, con le donne che conquistano 4 seggi in più (da 4 a 8 passando dal 19% al 50%) e gli uomini che perdono il 30% dei posti. Infine a Maracalagonis (Cagliari) le donne passano dal 27% del 2008 al 43%, da 5 a 7 seggi.
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