“C’è tempo fino al 30 settembre 2019 per segnalare le zone della Sardegna che non sono coperte da rete telefonica cellulare e connessione internet”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale Diego Loi (Progressisti) che si è fatto promotore in Sardegna dell’iniziativa voluta dall’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni montani. “Mappare le aree del Paese che presentano scarsità e assenza di segnale è di fondamentale importanza per migliore i servizi”, precisa l’esponente della massima assemblea sarda che è pure sindaco di Santu Lussurgiu.
Sindaci e cittadini devono semplicemente mandare una mail a uncem.nazionale@uncem.net, indicando il nome del Comune o di borgate, toponimi di luoghi, frazioni, strade o ancora coordinate geografiche. Va poi precisata l’attività che non è possibile fare: per esempio chiamare, inviare messaggi o connettersi a internet. È ovviamente possibile indicare anche tutte le tre opzioni. “L’assenza di segnale telefonico e di Rete – sottolinea Loi – è una condizione di svantaggio a cui bisogna porre sempre maggiore attenzione. L’iniziativa di Uncem vuole contribuire a rafforzare e sostenere ulteriormente le numerose istanze che anche i Comuni della Sardegna avanzano per garantire pari dignità, migliori condizioni di vita e servizi di qualità”.
Una votla raccolti i dati, “Uncem chiederà alle compagnie tgelefoniche loro di potenziare i ripetitori e investire maggiormente, nel rispetto delle norme e limiti di legge. Inoltre solleciterà Governo e Parlamento di intervenire sulla normativa vigente, prevedendo investimenti di fondi europei per nuovi ripetitori. Uncem – è scritto ancora nella nota – ha già chiesto ai vertici del ministero per lo Sviluppo economico di verificare pure la possibilità di investire risorse europee, proprio come avvenuto negli ultimi anni con il Piano nazionale per la banda ultra larga, un investimento sostenuto da Bruxelles che nel 2015 ha autorizzato l’Italia a investire oltre tre miliardi di euro nelle cosiddette ‘aree bianche’, ovvero quelle montane e rurali”.