“Barattu, lestu e limpiu” (A basso costo, veloce e pulito) sono le parole d’ordine. Riprendersi la Reggia giudicale il primo obiettivo. Il deputato di Unidos Mauro Pili ha aperto questa mattina a Oristano la volata finale per l’elezione del sindaco e del nuovo Consiglio comunale, chiedendo agli oristanesi un moto di orgoglio e di senso identitario per realizzare finalmente il sogno incompiuto di Eleonora d’Arborea di unire tutta la Sardegna e tutti i sardi. Pili ha lanciato il suo appello davanti a un centinaio di curiosi e simpatizzanti sotto la Torre di Mariano in piazza Roma. Prima di lui erano intervenuti il coordinatore provinciale di Unidos Stefano Licheri (ex sindaco di Ghilarza) e l’avvocato Antonio Leoni, che potrebbe essere il candidato a sindaco di Unidos. “Ma è ancora presto per indicare un candidato”, ha detto Pili spiegando che è ancora apertissimo il dialogo per la definizione di una coalizione con liste civiche che non abbiano però alcun collegamento con i partiti italiani. “La Reggia giudicale doveva tornare alla Regione e al Comune di Oristano il giorno stesso della chiusura del carcere come previsto dall’art. 14 dello Statuto regionale, ma i servi di Roma, di Cagliari e anche di Oristano non hanno fatto nulla”, ha concluso Pili annunciando un’iniziativa giudiziaria davanti alla Corte costituzionale per costringere lo Stato a restituire la Reggia dei giudici di Arborea agli oristanesi.
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