Comunali, la lezione dalle urne: M5s in alleanza non sfonda. I casi di Iglesias e Assemini

Alessandra Carta

Riguarda il Movimento Cinque Stelle la lezione numero 1 che arriva dalle urne delle Comunali 2023: quando il partito di Giuseppe Conte si presenta agli elettori in alleanza con altre forze politiche, non garantisce la spinta sperata. Gli M5s non fanno la differenza. Nell’Isola, a questo giro di Amministrative, è successo due volte su due: a Iglesias e Assemini.

Nel capoluogo del Sulcis ha trionfato Mauro Usai, l’unico dem davvero vincente in Sardegna, capace di arrivare al 73,55 per cento in un tempo in cui il Pd naviga in pessime acque, malgrado il cambio alla guida con Elly Schlein. A Iglesias, addirittura, gli M5s hanno voluto fare un torto a Usai e, camuffatti da lista civica, hanno corso con il centrodestra sostenendo il cardiologo Beppe Pes, appoggiato anche da Riformatori, Lega, pezzi di Udc e Forza Italia. Pes si è fermato al 20,80 per cento. Appena il 5,65 per il candidato dei Fratelli d’Italia, Luigi Biggio, ex assessore alle Politiche giovanili.

Ancora più articolata la questione di Assemini, dove non si sa ancora chi sfiderà Mario Puddu al ballottaggio dell’11 e 12 giugno. Nel Comune alle porte di Cagliari, epicentro di una tradizione grillina che nell’Isola è stata un caso-scuola, l’alleanza Pd-M5s è stata un flop. Diego Corrias, il candidato che avrebbe dovuto fare il colpaccio al primo turno, sta combattendo a colpi di ricorsi con la meloniana Niside Muscas per approdare al secondo turno.

Puddu è davanti a tutti col 37,79 per cento, Corrias è al 31,15, la Muscas al 31,06. Paradossalmente, Puddu, sebbene sia un M5s pentito, proprio da quel perimetro di consenso potrebbe aver preso la gran parte dei voti, visto che nel 2013 è stato il primo sindaco sardo eletto con gli M5s. Si aggiunga che nell’Isola i Cinque Stelle sono spaccati, anche se nel movimento lo ammettano con difficoltà: Corrias è sostenuto dalla senatrice Sabrina Licheri, dimissionaria in Comune nel 2022 per una faida interna agli M5s, e dalla deputata Alessandra Todde. Il risultato finora non brillante non se lo intesterà di certo Ettore Licheri, il parlamentare e coordinatore sardo, il quale, tuttavia, non si è mai nemmeno preso la briga di dare un indirizzo preciso ai grillini di Iglesias.

Resta il fatto che gli M5s, al netto del peso indiscusso nella politica nazionale, a livello locale non riescono a incidere, a ritagliarsi un ruolo. Non è un elemento di poco conto. In vista delle Regionali di febbraio 2024, le difficoltà degli M5s mettono in discussione anche quel 21,80 per cento raccolto alla Camera alle Politiche di settembre 2022, quando il Movimento chiuse al Senato al 21,96. Numeri, quelli, che in qualche modo assegnavano ai Cinque Stelle l’imprimatur di una possibile alleanza con il Pd e il resto del centrosinistra. Adesso, dopo i risultati di queste Comunali, gli M5s giocano ad armi pari: non è più scontato che la scelta del candidato governatore spetti di diritto ai grillini.

Alessandra Carta

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