Sette liste per la candidatura a sindaco del Comune di Cagliari, Alessandra Zedda: Psd’Az, Sardegna al Centro 2020, Forza Italia, Alleanza Sardegna, Lega – Anima di Sardegna-Pli, Riformatori Sardi, Fratelli d’Italia.
Chi è Alessandra Zedda: nata a Cagliari il 15 dicembre 1966. Studi in economia e contabilità pubblica. Dopo 10 anni nel settore industriale lapideo, nel 1999 vince il concorso in Regione Sardegna e comincia il percorso nell’amministrazione che corona nel 2007 con uno dei traguardi che più ama: la dirigenza nella provincia del Medio Campidano, in cui oggi è ancora in ruolo. Nel 1994 inizia l’impegno politico con la presidenza della circoscrizione Cep Fonsarda. Appena un anno dopo, nel 1995, viene eletta anche in provincia di Cagliari. Nel 2001 arriva al comune di Cagliari (assessorato Affari generali e istituzionali decentramento e assistenza zooiatrica) . È fautrice dell’istituzione della municipalità di Pirri. Dopo il comune di Cagliari si dedica alla carriera nella pubblica amministrazione, ma nel 2009 si presenta ed entra in consiglio regionale. Del 2011 è la prima nomina ad assessore dell’industria nella giunta Cappellacci, che la sceglie nel 2013 per l’assessorato del Bilancio e Programmazione .
Ottiene la conferma in consiglio regionale nel 2014 ma tra le fila della minoranza. Nel 2019 la terza conferma in consiglio regionale e approda in giunta dove ricopre il ruolo di vice presidente e assessore del Lavoro. Le dimissioni nel 2022 e il ritorno nell’assemblea regionale.
Nelle 3 legislature è sempre stata l’unica donna eletta nel collegio di Cagliari nella coalizione di centrodestra. A lei si deve la legge del reddito di libertà, fondamentale per la lotta contro la
violenza sulle donne. Impegnata da sempre in questa battaglia è la fondatrice dell’associazione Divieto di Femminicidio. Si dice orgogliosa dei riconoscimenti Fidapa, Aidda e Feminas. La sua passione è il basket che inizia all’Astro, gloriosa società del Cep del fondatore Don Matzeu. Dalla società di quartiere, divenuta la sua seconda famiglia , passa alla serie A col Cus Cagliari e con la Virtus, per poi chiudere la sua carriera ancora nella sua amata Astro. Ancora oggi Alessandra gioca a pallacanestro e fa parte della nazionale over dei Golden Players. A fine giugno 2024 parteciperà con il team azzurro agli Europei nella città di Pesaro.
Con la Sardegna nel cuore, figlia da generazioni di cagliaritani, il nonno Francesco e soprattutto il bisnonno Fedele, noti commercianti di successo in città nei quartieri di Villanova e San Benedetto, il legame di Alessandra Zedda con Cagliari è profondo: per due volte rinuncia ad opportunità e contratti con società fuori dall’isola, per il basket e per il lavoro, proprio per amore della sua città.
Fra i punti del programma: il dialogo tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza, fondamentale, per una governance efficace e inclusiva. Il mancato coinvolgimento dei cittadini – spiega – è uno dei fattori che decreta con maggiore frequenza il fallimento dei progetti. Stop alle periferie: “Per prenderci cura dei nostri quartieri e dei loro abitanti – come risorse storiche e turistiche per la crescita di Cagliari – ma sempre nel segno della solidarietà, mettendo al centro la sicurezza, la pulizia, la riqualificazione urbana e il decoro della nostra città”. Cagliari, città commerciale. “Occorre ridare slancio al settore con un piano del commercio e integrare le vocazioni produttive cittadine, come commercio, turismo e artigianato, attivando però un approccio olistico che coinvolga diversi interventi e, soprattutto, parta dalla pianificazione urbana, da un’infrastrutturazione efficiente e dall’ottimizzazione della mobilità”. Scuola. “La nostra scuola sarà prima di tutto patrimonio degli studenti. Punteremo, infatti, ad adempiere alle competenze obbligatorie e, in particolare, ci attiveremo per qualificare l’offerta delle prestazioni non strettamente obbligatorie. È su quelle che ci sarà l’innovazione nei servizi e il reale miglioramento della scuola cagliaritana”.
Cultura e sport. Investire nella promozione del nostro patrimonio culturale e sportivo (festival letterari, teatro, danza, lirica, spettacoli live, eventi sportivi) con la riapertura dell’Anfiteatro Romano, dell’Ippodromo del Poetto e della Cagliari sotterranea. Patrimonio storico e architettonico. Riqualificare e restituire alla cittadinanza spazi abbandonati, come ad esempio “Sa Domu” nel quartiere di Castello, l’ex convento di San Giuseppe, dove potrebbe essere realizzato il Museo di Città, e il palazzo Sorcesco. Anche la riapertura del palazzo Caide, ristrutturato, ma ancora chiuso, è una priorità, così come lo è Villa Muscas.