Comunali 2022, l’affluenza cala ancora. Eletti i primi 3 sindaci (in corsa da soli)

Il temuto crollo dell’affluenza, alla fine, è arrivato: in queste Comunali del 2022 il numero di elettori ha continuato ad abbassarsi facendo registrare un’altra contrazione di sette punti. Il dato finale sulla partecipazione al voto nei 65 Comuni chiamati alle urne è stato del 56,3 per cento, contro il 63 per cento di cinque anni fa. Vero che nel 2017 i seggi erano rimasti aperti per due giorni, ma il calo netto dell’affluenza è innegabile.

Intanto si conoscono i nomi dei primi tre sindaci. Si tratta di fasce tricolori che hanno corso da soli e ai quali è bastato raggiungere il 50 per cento più uno dei voti per vedersi assegnare la vittoria, senza bisogno dello spoglio. Due sono riconferme: ad Arzachena, Alberto Ragnedda può stare in Municipio per altri cinque anni. Sempre in Gallura, ma a Calangianus, può fare lo stesso Fabio Albieri che è pure il presidente di Egas, l’Ente di controllo di Abbanoa. A Carloforte, invece, il nuovo sindaco è Stefano Rombi.

Le sfide clou di queste Comunali fanno il paio con Oristano e Selargius, gli unici due centri sopra i 15mila abitanti dove si sono aperte le urne. Vuol dire ballottaggio tra due settimane, il 26 giugno, nel caso in cui nessun candidato raggiunga il 50 per cento più uno delle preferenze. A Oristano i candidati sindaco sono quattro: Massimiliano Sanna, Filippo Murgia, Efisio Sanna e Sergio Locci. A Selargius tre: l’uscente Gigi Concu, Franco Camba e Manuela Chia.

La sfida delle Comunali 2022 è arrivata a ridosso del provvedimento col quale il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale sull’aumento dei mandati per i sindaci: sino a quattro nei Comuni sotto i tremila abitanti e sino a tre in quelli sotto i 5mila residenti. In virtù di quella norma si sono ricandidati i primi cittadini uscenti a Bitti, Serri, Sagama, Siamamma e Badesi. La loro elezione sarà comunque valida sino a quando non si esprime la Consulta.

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