Mancano almeno sei mesi all’apertura delle urne. Ma per le Comunali 2020 qualcosa già si muove, proprio nelle due città più importanti che vanno al voto, ovvero Nuoro e Quartu. Nel primo caso spunta il nome di una donna; nel secondo si fa sempre più concreta la possibilità che un ex sindaco si butti di nuovo nella mischia, a distanza di diciotto anni dalla fine del mandato.
Nel capoluogo della Barbagia la candidata sindaco data per sicura è Lisetta Bidoni, 70 anni, ex insegnante prima e dirigente scolastico poi, segretaria regionale dell’Unicef. La Bidoni capeggia la lista Progetto Nuoro 20-25, numero riferito al quinquennio della prossima consiliatura. Il movimento che ruota intorno all’ex docente è civico, ma collocato nel perimetro del centrosinistra. A scorrere i nomi c’è un pezzo della maggioranza di Alessandro Bianchi, uscente nel 2015 e battuto alle urne dall’attuale primo cittadino Andrea Soddu. Ecco i nomi di Tore Daga, Paolo Cottu, Salvatore Fenu e Leonardo Moro.
Nelle intenzioni della civica, c’è la volontà di non spaccare il centrosinistra. Ma Progetto Nuoro 20-25 è certamente una alternativa al Pd. A quel Partito democratico, che a Nuoro (ma non solo) fatica a trovare una nuova anima e sempre di più naviga a vista, in attesa di una nuova stagione politica. Meglio: nella speranza che scemi l’onda dell’anti-politica, sebbene il movimento delle sardine prova l’esatrto contrario). Venerdì 10 la Bidoni si presenterà alla stampa e lì si capirà meglio il metodo che la civica ha deciso di darsi nell’organizzazione delle alleanze.
A Quartu l’ex sindaco che potrebbe ripresentarsi alle urne è Graziano Milia, alla guida del Municipio nella terza città della Sardegna dal ’93 al 2001 e poi presidente della Provincia di Cagliari. Milia, ex Ds poi passato col Pd, non correrebbe in alcun caso coi democratici. Milia, se del caso, si metterebbe a capo di una coalizione civica politicamente eterogenea, quindi con pezzi di destra, sinistra e centro. Il progetto a cui l’ex primo cittadino è stato chiamato a collaborare è ambizioso. E, soprattutto, solo quartese, senza ‘contaminazioni’ né indicazioni che arrivano dalle segretarie regionali di altri partiti.
A Quartu è sicuro che non ci sarà la ricandidatura di Stefano Delunas, scelto nel 2015 dal Pd per essere l’erede dell’ex sindaco-consigliere regionale Gigi Ruggeri e dell’ex deputato Marco Meloni. Ma a mandato appena cominciato, ci fu il grande divorzio: Delunas, tra alterne vicende, è arrivato alla fine del quinquennio mettendo insieme un’ampia coalizione destra-sinistra. I quartesi sono invece molto più dubbiosi sull’esito di questo consiliatura: non si registrano cittadini che si strappano i capelli della felicità. Il candidato dei dem alle Amministrative di quest’anno dovrebbe essere Francesco Piludu, consigliere uscente e battuto alle Primarie del 2015 proprio da Delunas. (al. car.)