Comparto unico Regione-Enti locali, Massimo Zedda: “A Cagliari 500 dipendenti in meno, progetto cruciale”

Il Comparto unico della Sardegna è stato al centro di un acceso dibattito promosso dai Progressisti al Circolo Sergio Atzeni di Cagliari. Durante l’incontro, i partecipanti hanno sottolineato l’importanza di questo progetto come obiettivo fondamentale della legislatura in corso. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, ha ribadito il sostegno del partito all’azione della Prima Commissione e ha auspicato che la legge venga discussa e approvata rapidamente. “Supportiamo l’azione in corso in prima Commissione – ha dichiarato Agus – e chiediamo che si continui a procedere celermente sino all’approvazione della legge che consenta la piena attuazione di quanto previsto nel nostro ordinamento dal 2006”.

Alla discussione hanno partecipato anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, la sindaca di Sinnai, Barbara Pusceddu, e il presidente della Prima Commissione, Salvatore Corrias. Quest’ultimo ha definito il Comparto unico una “giustizia sociale” attesa da vent’anni, necessaria per garantire ai dipendenti degli enti locali le stesse tutele dei colleghi regionali. “Si tratta di un’operazione di giustizia sociale – ha affermato Corrias – utile a dare le giuste garanzie ai dipendenti degli enti locali, attese da vent’anni, ma vuole essere anche una risposta politica alle richieste allarmanti provenienti dagli amministratori locali, sia delle città che dei piccoli comuni, che faticano ad assicurare i servizi essenziali”.

Pusceddu ha denunciato la situazione critica del suo Comune, dove pochi dipendenti si trovano a fronteggiare un carico di lavoro insostenibile senza un adeguato riconoscimento salariale. “I nostri dipendenti sono pochi e oberati – ha dichiarato Pusceddu – ma fanno il possibile per garantire un servizio efficiente sebbene non abbiano un adeguato riconoscimento economico”.

Zedda che ha ricordato come nel 2024 il Comune si sia ritrovato con 500 dipendenti in meno rispetto al 2008. Zedda ha sottolineato la necessità di rendere l’amministrazione pubblica sarda competitiva nel mercato del lavoro, specialmente per attrarre professionalità specializzate. “Con gli stipendi attuali – ha affermato – un ingegnere informatico sceglie giustamente un posto di lavoro dove viene pagato meglio. Dobbiamo dare alla nostra Regione una macchina amministrativa all’altezza delle sfide future, e l’equiparazione salariale e mansionale è il primo passo in questa direzione”.

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