Commissariamenti delle Asl, Todde ha fretta di chiudere. Intesa sulle nomine ancora da limare, forse Giunta straordinaria nel weekend

Ancora 48 ore – massimo 72 – per conoscere i nomi dei commissari delle Asl e delle aziende universitarie e ospedaliere della Sardegna, in attuazione alla riforma approvata a marzo. Da quanto si apprende, è intenzione della presidente della Regione, Alessandra Todde, chiudere la questione nomine entro la settimana, e non è esclusa la convocazione di una Giunta straordinaria addirittura per questo sabato. Un eventuale slittamento a domenica è legato a una questione di opportunità – il 26 aprile il mondo si fermerà per i funerali di papa Francesco- ma soprattutto alle complesse dinamiche che ancora insistono all’interno della coalizione per quanto riguarda la scelta dei nomi.

L’intesa sulla lista di dirigenti che dovranno sostituire gli attuali direttori generali ancora non c’è, ma sarebbe in dirittura d’arrivo: in queste ore si sta definendo la partita sulla Asl di Sassari – contesa da Pd e M5s – più complicata la situazione di Cagliari dove altri partiti, oltre a dem e pentastellati, vogliono dire la loro. In ogni caso, e al netto delle interlocuzioni tra forze politiche, il messaggio di Todde è chiaro: “La delibera sui commissariamenti va approvata in Giunta prima della scadenza fissata dalla legge”. La governatrice, da quanto trapela, non intende assolutamente scollinare la dead line del 27 aprile – ovvero dei 45 giorni dalla pubblicazione della riforma – anche per non offrire ulteriori sponde ai ricorsi che verranno portati avanti dai dg “silurati”. Non solo. Nonostante il mancato rispetto della scadenza non dovrebbe determinare conseguenze strettamente legali – non si tratta di un termine ordinatorio – Todde è comunque attenta anche agli aspetti più politici della vicenda, legati al braccio di ferro che si profila con il governo nazionale. A breve, infatti, dovrà riunirsi il Consiglio dei ministri che quasi sicuramente impugnerà la riforma sarda: per quella data – si ipotizza il 29 aprile – la presidente vuole presentarsi con la legge pienamente in vigore.

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