“Una procedura sconcertante, addirittura imbarazzante”. Dario Giagoni, deputato della Lega, commenta così la vicenda del click-day saltato per la quarta volta. Il bando è dell’assessorato regionale al Lavoro, guidato dall’azzurra Ada Lai. In ballo ci sono le assunzioni nel settore turistico, divise in due diverse sezioni: una riservata a chi contrattualizza giovani sotto i 35 anni, l’altra per gli over 35. Gli unici e gli altri devono essere disoccupati di lunga durata.
Invece anche ieri il sistema della Regione si è impallato, un’altra pesante figuraccia della Lai e della Giunta, considerato che oggi siamo al 4 luglio e per il turismo marcia a pieno regime in vista del picco stagionale. Se non si può assumere nemmeno a luglio e agosto, davvero è un’occasione perduta di cui qualcuno deve assumersi la responsabilità.
Sul click day fallito interviene anche Federalberghi, attraverso il presidente Paolo Manca: “Ancora una volta i sistemi della Regione Sardegna tradiscono gli imprenditori – è l’incipit della nota -. Non solo il metodo del click day è inadatto alla gestione di bandi con numeri di partecipanti elevati, ma lo stesso sistema informatico non può sopportare il traffico”.
Il bando promette l’erogazione di risorse pubbliche sotto forma di sovvenzione, “parametrata sulla retribuzione mensile lorda dei neo assunti“. Invece i soldi sono fermi. “Chi è responsabile – continua il leghista Giagoni – è giusto che paghi i danni cagionati agli utenti e si dimetta dai propri incarichi, perché i danni generati sono ingenti. Per una pubblica amministrazione che si rispetti, è veramente ridicolo collezionare tutti questi fallimenti”.