Città metropolitana di Sassari, l’ok da Roma non arriva: il sindaco-presidente si dimette

Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, si è dimesso da presidente della Rete Metropolitana del nord Sardegna. Un addio provocatorio e polemico nei confronti del Governo nazionale, accusato di “ritardi nell’attivazione della Città metropolitana di Sassari”. Ritardi che “causano una pesantissima perdita di fondi per tutto il territorio”, ha scritto Campus nella lettera inviata al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, per comunicare le sue dimissioni e chiedere loro un intervento regionale nei confronti dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni “al fine di far riconoscere l’ente di Sassari tra quelle già esistenti”.

Ancora dalla lettera di Campus: “In tutti questi anni il mancato riconoscimento della nostra Città Metropolitana ha determinato un enorme sperequazione nelle risorse assegnate invece a Cagliari attraverso fondi del Pon Metro e del Pnrr”. Il sindaco rimarca come nel Programma Nazionale Metroplus e Città Medie Sud dell’Agenda europea 2021-2027, “Sassari è stata inserita nell’elenco delle città medie, assieme a Porto Torres, come uniche rappresentanti del territorio del Nord Ovest della Sardegna, “perpetuando ancora una gravissima disparità nella concessione dei finanziamenti con differenze quantificabili in centinaia di milioni”.

Campus ha comunicato stamattina le sue dimissioni all’Assemblea della rete metropolitana “Essendo ormai diventato assolutamente insostenibile il divario che si sta determinando tra il Nord e il Sud della nostra regione, sento di dover manifestare il dissenso e la protesta di tutto un territorio e ritengo di doverlo esprimere attraverso le mie dimissioni da presidente della Rete”. La guida della Rete passa ora nelle mani del vice presidente vicario, il sindaco di Alghero, Mario Conoci.

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