Cinque candidati per le Primarias, in corsa anche il leader PdS Maninchedda

Si chiude con cinque nomi la lista dei candidati alle Primarias lanciate dal Partito dei sardi, ai nomi di Matteo Murgia e Antonio Sardu, già noti da qualche settimana, si aggiungono Gian Paolo Casula, Giovanni Panunzio e il segretario del Partito dei sardi, Paolo Maninchedda, ideatore delle “primarie nazionali sarde” previste dal 6 al 16 dicembre per scegliere il candidato presidente della Regione in vista delle elezioni del febbraio 2019.

Il termine per presentare le candidature è scaduto ieri e sul sito www.primarias.eu, sono stati pubblicati i nomi: Gian Paolo Casula, 57 anni, è originario di Tonara (Nuoro), vive a Iglesias dove insegna inglese all’istituto ‘Asproni-Fermi e ha insegnato nelle università di San Paolo (Brasile), Londra (Regno Unito) e Aarhus (Danimarca); Giovanni Panunzio, 61 anni, insegnante di religione e fondatore del comitato di volontariato Telefono Antiplagio, ora Osservatorio Antiplagio, Antonio Sardu, 70 anni, originario di Sorgono, imprenditore del settore immobiliare, presidente della Cooperativa Cento e ideatore e manager del Centro Commerciale La Corte del Sole, è stato consigliere comunale del Pci a Cagliari negli anni Ottanta e consigliere regionale nelle file del PDS nella X legislatura. Così come dalla sinistra arriva Matteo Murgia, quarant’anni, sulcitano, originario di Giba, ingegnere libero professionista, da vent’anni impegnato nel sociale e fondatore a Cagliari dell’associazione “Don Chisciotte”.

Il leader del PdS, Paolo Maninchedda sul suo blog Sardegna e Libertà ricorda le parole chiave che accompagneranno la sfida per la scelta del candidato governatore: “Libertà, pulizia, trasparenza, queste sono le parole chiave di questa giornata”, scrive Maninchedda. “Non ci hanno fermato. Si vota. E si vota tra paersone normali. nessuno dei candidati ha ruoli istituzionali pubblici, tutti lavorano e vivono del proprio, tutti dedicano alla politica una parte della giornata, nessuno dei candidati ha strutture, denaro e apparati che li difendano. Una competizione tra gente normale che lavora e si rispetta”, sottolinea.

Poi la tabella di marcia e le tappe per arrivare al sei dicembre: “Cominciamo da sabato 24, a Macomer, Centro Polifunzionale, ore 10, un solo tema: Nazione è libertà. Nessun simbolo di partito: un microfono e le voci degli uomini liberi e audaci, disposti a difendere se stessi e la sardegna dal dominio altrui”.

Mar. Pi.

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