Chimica verde, l’assessore Piras alla Camera: “Eni mantenga gli impegni”

“La chimica ha rappresentato per l’Italia un asset importante, fatto di altissima tecnologia e know how. Forse oggi non possiamo più pensare agli impianti di un tempo, ma non deve mancare lo slancio verso la ricerca e l’innovazione tecnologica. Per questo abbiamo creduto fin da subito nella scommessa della chimica verde e adesso chiediamo all’ENI di mantenere gli impegni assunti nel 2011 per la reindustrializzazione di Porto Torres. La Regione è disposta ad adeguare il protocollo d’intesa, a patto che restino invariati gli investimenti destinati alla trasformazione del sito industriale in un polo di eccellenza per la chimica verde”. È uno dei passaggi dell’audizione dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, in Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito della discussione sulla risoluzione riguardante le prospettive della filiera della chimica italiana. A preoccupare la Regione è il possibile disimpegno delle società del gruppo ENI in Sardegna.

L’esponente della Giunta Pigliaru ha riassunto i termini dell’intesa, siglata con ENI e Governo ormai quattro anni fa, illustrando lo stato di attuazione degli interventi previsti nell’area di Porto Torres. Rispetto all’investimento di 1 miliardo e 260 milioni di euro programmato, sia per le bonifiche che per la chimica verde, a oggi risultano spesi soltanto 350 milioni (170 per le bonifiche, il resto per la reindustrializzazione). Al momento gli impegni confermati dal gruppo ENI riguardano la realizzazione di una caldaia per la produzione di vapore e altri impianti per investimenti complessivi pari a circa 100 milioni di euro. “Siamo ben al di sotto dei programmi previsti”, ha detto in audizione l’assessore Piras, ribadendo la necessità di una svolta per il territorio del nord Sardegna che sulla chimica verde ha sempre creduto per avviare un rilancio economico. “Puntiamo su una nuova industrializzazione che sia sostenibile”, ha aggiunto l’assessore. “Il progetto Matrica ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello europeo, ma gli investimenti sono in una fase di stallo. Serve continuare su questa strada e promuovere iniziative che consentano di creare una vera filiera con il coinvolgimento delle imprese locali. La Regione – ha detto la titolare dell’Industria – è disponibile a impegnarsi per dare vita a un pacchetto green procurement che faccia diventare la Sardegna un territorio all’avanguardia nell’uso dei biomateriali e più in generale del riciclo dei prodotti. Le dichiarazioni rese di recente dai rappresentanti di Versalis sui futuri assetti e programmi della società – ha sottolineato l’assessore Piras – ci rassicurano solo in parte. Non abbiamo titolo per intervenire sugli assetti di una società ma ci si attende che gli investitori siano soggetti industriali e non finanziari. Chiediamo che a garantire sugli investimenti siano l’ENI e il Governo: Porto Torres e la Sardegna non possono più aspettare. Dal rispetto degli impegni assunti nel 2011 derivano il futuro e il rilancio di un’area già pesantemente colpita dalla crisi”. Rispondendo a una domanda durante l’audizione, l’assessore Piras ha ribadito infine che sarebbe opportuno che il Governo intensificasse le azioni per favorire la produzione e l’utilizzo dei biomateriali.

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