“Sono partigiano, perciò odio chi non parteggia. Odio gli indifferenti”. Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale, ha aperto così, citando Antonio Gramsci, i lavori dell’aula, convocata stamane nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione del nazifascismo. “Nessuno deve essere indifferente, l’indifferenza uccide ancora oggi milioni e milioni di persone: vediamo quello che sta succedendo in Palestina”, le parole di Comandini, anticipando gli interventi di Antonello Murgia, coordinatore regionale dell’Anpi Sardegna, di Lidia Roversi, presidente provinciale Anpi Cagliari, di Franco Dore dell’Anpi provinciale Sassari, e alla presenza di numerosi studenti che hanno partecipato all’evento.
“Vediamo quello che sta succedendo in Ucraina – sottolinea Comandini – senza dimenticare gli altri 57 focolai di guerra in giro per il mondo. Non possiamo essere indifferenti. Ecco perché ringrazio gli esponenti dell’Anpi, perché ancora oggi, dopo tanti anni – con i capelli bianchi ma con l’energia di ragazzini – ricordano a tutti noi cosa è stato il nazifascismo. Un periodo nero, buio, per l’Europa e per il mondo”. Le nuove generazioni “a cui ci rivolgiamo, che sono il motore del futuro, devono prendere coscienza del mondo che li circonda – rimarca il dem – studiando il passato per interpretare il presente, elaborando strategie per il domani. Solo così ci possiamo salvare. Solo così, ricordando Gramsci, non saremo indifferenti al mondo che c’è intorno a noi”.