Cassintegrati, 52 milioni da sbloccare: Pigliaru chiama in causa Renzi

“Tra le priorità, sbloccare i 52 milioni della convenzione Inps-Regione per cassaintegrazione e mobilità”. L’agenda di Francesco Pigliaru chiama subito in causa Matteo Renzi.

“Al lavoro sulle emergenze della Sardegna. Tra le priorità, sbloccare i 52 milioni della convenzione Inps-Regione per la cassaintegrazione e la mobilità”. Sono le 20,10, quando Francesco Pigliaru rende pubblico – prima su Twitter e poi su Facebook – un pezzo della sua agenda di governo. Che chiama subito in causa Matteo Renzi, perché sarà il presidente del Consiglio a dover intervenire sull’Inps. La prima reazione è della Cgil: “Siamo estremamente contenti che il presidente Pigliaru abbia ritenuto prioritaria la risoluzione di questa emergenza”, dice il segretario generale Michele Carrus.

DI COSA SI TRATTA – I soldi in questione servono per dare almeno una parte di sussidio sociale a quei 15mila lavoratori (su 30mila) che nel 2013 non hanno preso un centesimo, pur avendone diritto. E questo perché da Roma hanno chiuso i cordoni della borsa. La Regione già un anno fa aveva deciso di anticipare le risorse che, però, non era stato possibile erogare. Mancava, e manca, la convenzione con l’Inps. All’Istituto di previdenza spetta infatti gestire i sussidi per conto dello Stato.

LO STALLO – I 52 milioni (ma inizialmente erano 60) sono stati stanziati dalla giunta Cappellacci in due tranche: la prima a febbraio 2013, la seconda con la Finanziaria di quello stesso anno. Solo che poi è venuto fuori l’inghippo: perché la Regione potesse anticipare i fondi nazionali sostituendosi all’Inps, appunto serviva la convenzione.  Che non c’era. Per questa ragione 15mila lavoratori sono ancora senza sussidio.

LA RIPARTENZA – Pigliaru sta ripartendo da qui. Serve che Regione e Inps si siedano allo stesso tavolo e fissino le regole su come assegnare i 52 milioni. Per legge, infatti, cassaintegrati e lavoratori in mobilità devono essere a libro paga dell’Istituto di previdenza, ragion per cui va trovata una formula tecnico-giuridica che consenta la temporanea staffetta. Poi dovrà tornare in scena il governo Renzi, visto che i 52 milioni garantiranno solo la copertura di metà sussidio. Ne andranno trovati altri 58 per assicurare ai lavoratori l’indennità totale.

IL SINDACATO – La Cgil è ottimista. “Siamo sicuri che il presidente Pigliaru avrà quella autorevolezza mancata fino a oggi alla giunta Cappellacci”, dice Carrus.  “Ci sono volute – continua – una decina di manifestazioni per convincere il governatore uscente a sostituirsi ai ritardi dello Stato. Il Consiglio, sempre su sollecitazione dei sindacati, ha poi approvato una legge per consentire alla Regione di utilizzare risorse proprie a copertura della cassaintegrazione e della mobilità. Ma passato un anno ancora non si è dato attuazione a quel provvedimento. Siamo davanti a un ritardo gravissimo”.

IL GOVERNO – Carrus, quindi, lancia la sua proposta: “Chiederemo al presidente Pigliaru di rapportarsi quanto prima col governo Renzi, non solo perché faciliti l’immediato sblocco dei 52 milioni, ma anche per coprire l’intero fabbisogno del 2013 e affrontare bene il 2014, con risorse e misure adeguate”. Questo vuol dire che il Governo dovrà garantire alla Sardegna qualcosa come 220 milioni, perché tanto costano 30mila lavoratori in mobilità o in cassa integrazione.

Alessandra Carta

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