La parola fine non è stata ancora messa, e di conseguenza il Consiglio regionale è costretto a rimanere ancora con il fiato sospeso. Tiene ancora banco nell’assemblea il caso della decadenza della governatrice Alessandra Todde, in attesa che dal Tribunale di Cagliari arrivi il verdetto su una vicenda che si trascina dal 3 gennaio. Attesa vissuta nel Palazzo con sentimenti opposti tra schieramenti, con la maggioranza che si dice ottimista che il percorso giudiziario possa chiudersi positivamente per Todde, e le opposizioni sempre all’attacco della maggioranza sul profilo politico: “Stiamo vivendo questa attesa con la stessa fiducia che avevamo ieri, e che avevamo all’inizio di questa vicenda – spiega il dem Piero Comandini, presidente dell’assemblea -. Siamo sicuri che il Tribunale stia svolgendo le sue funzioni nella piena trasparenza e nel pieno rispetto della normativa. Così come è stato fatto dal primo minuto dalla presidente Todde”.
Consiglio regionale che aveva anche approvato una mozione della maggioranza per la presentazione di un ricorso da parte della Regione per conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale: “E’ stata già fissata la data dell’udienza per luglio (il 9 ndr) – fa sapere Comandini – è un altro percorso, e aspettiamo anche in quel caso di vedere cosa succede. Però, come abbiamo detto sin dal primo minuto, noi continuiamo a governare nel pieno delle nostre funzioni”. Ci sono tanti problemi da risolvere in quest’isola, ricorda Comandini, “per cui il nostro impegno, e la nostra volontà è di continuare a lavorare per i problemi della Sardegna. Questa vicenda ha un percorso all’interno dei tribunali, però questo non ci distoglie dal nostro impegno quotidiano sulle emergenza della Sardegna”. Una vicenda giudiziaria che comunque rischia di condizionare l’azione politica della maggioranza? “Questo è successo forse nelle fasi iniziali, a gennaio, quando siamo stati tutti colti di sorpresa – ammette Comandini -. Ma oggi, dopo che abbiamo letto e visto le memorie della presidente Todde – e confrontati anche con i legali – siamo sicuri che non ci siano gli estremi per una sua decadenza”.
Ottimista per il campo largo anche Giuseppe Frau, esponente di Uniti per Todde e presidente della Giunta delle elezioni: “Siamo molto sereni, aspettiamo l’esito del giudizio del Tribunale, nel frattempo la giunta e il Consiglio continueranno a lavorare nell’interesse della Sardegna e dei sardi. Siamo comunque molto fiduciosi”. All’attacco il centrodestra con Alessandro Sorgia, consigliere regionale della Lega: “Al di là di quelle che saranno le decisioni del Tribunale, è doveroso mettere in evidenza come la presidente Todde sia decaduta ancora prima di iniziare il suo mandato. Tanti sono stati gli errori fatti in questa legislatura – vedi le leggi impugnate – tante le volontà dei sardi non rispettate, come la legge Pratobello 24, ignorata. Ci sono tutti i presupposti per poter dire che la legislatura di fatto non è mai iniziata”. Quindi Franco Mula, esponente di Fdi: “E’ naturale che ci sia grande attesa, ma noi abbiamo sempre detto che non siamo un tribunale, e spetta ai giudici arrivare a una decisione. Abbiamo massima fiducia nella magistratura, non ci resta che aspettare”. Indubbiamente, rimarca l’ex sardista, “tutto quello che è successo ha inciso in maniera pesante sull’attività del Consiglio e delle commissioni, che- questo si può dire con certezza- hanno lavorato poco e soprattutto male. Alla luce di tutte queste considerazioni, e dopo un anno di immobilismo segnato in maniera così profonda dalla decadenza della presidente, possiamo dirlo: la legislatura è finita”.