Antonio Tajani a gamba tesa sulla Giunta. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri è intervenuto a Budoni agli Stati Generali del Mezzogiorno organizzati da Forza Italia, e ha duramente criticato l’esecutivo guidato da Alessandra Todde. A suo giudizio, le leggi regionali sarde “se non sono fatte bene devono essere impugnate”, aggiungendo che “c’è qualcosa che non funziona in Sardegna”.
Tajani ha poi fatto riferimento alle contestazioni sorte dopo le elezioni Regionali, parlando di “irregolarità elettorali” e citando “decisioni della magistratura che hanno detto che si è già conclusa – perché è nata irregolarmente – la presidenza della Regione”. Secondo il leader forzista, “tutto è collegato, e se c’è qualcosa che non va bisogna cambiare”. Da qui l’auspicio: “Credo sia giunto il momento di tornare al voto”. Nel corso del suo intervento, il segretario di Forza Italia ha anche anticipato alcune linee guida del partito: “Dopo l’estate lanceremo una campagna per il lavoro, per stipendi più alti: non salario minimo, ma salario ricco”, ha dichiarato, aggiungendo che sarà centrale anche il tema delle pensioni e della sanità.
Non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 Stelle. In una nota diffusa dal senatore e coordinatore regionale Ettore Licheri, si critica apertamente la scelta di Tajani di dedicarsi a eventi di partito in Sardegna anziché alle crisi internazionali: «Mentre nel mondo infuriano guerre e crisi umanitarie, Tajani preferisce abbandonare la scrivania della Farnesina per partecipare a passerelle di partito». Licheri ha bollato come “bizzarro” il riferimento alla giustizia da parte di Forza Italia, ricordando che “il loro fondatore per una vita è scappato dalle aule giudiziarie”. Quanto alle accuse sulle irregolarità della Giunta, il senatore ha rivendicato la legittimità del voto regionale: “I sardi hanno scelto il cambiamento con un voto limpido e incontestabile”. «Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di delegittimare la democrazia da parte di chi non accetta di aver perso», ha concluso Licheri, sottolineando che la presidente Alessandra Todde guida “un governo che lavora per affrontare i problemi concreti, non per costruire narrazioni di potere”.