Ancora scontro tra il centrodestra e la maggioranza sul caso decadenza. A accendere la miccia è stato l’intervento del deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che, durante un’intervista a “L’Attimo fuggente” su Giornale Radio, ha rilanciato durissime accuse contro la governatrice e il Movimento 5 Stelle, evocando presunte “menzogne” e “gravi violazioni di legge”. “Mi pare del tutto evidente che ci siano risvolti penali per il caso Todde. È una vicenda caratterizzata da menzogne e gravi violazioni di legge. La sentenza è chiarissima e non lascia dubbi: anzi, rafforza l’impianto motivazionale dell’ordinanza di ingiunzione del Comitato elettorale di garanzia”, ha detto il coordinare regionale degli azzurri.
Per Pittalis l’ultima parola sulla decadenza di Todde spetta al Consiglio regionale, “che deve solamente prendere atto, e non ha potere di sindacare o entrare nel merito della sentenza dei giudici. Altrimenti commetterebbe una grave violazione”. Dal parlamentare infine l’attacco al M5s, partito della governatrice: “Giuseppe Conte e i membri del Movimento si devono vergognare, perché pur di sminuire la gravità dei fatti hanno rivolto accuse gravi di complottismo alla magistratura cagliaritana. Si predica bene per gli altri, ma si razzola male in casa propria. Si grida onestà e osservanza della legge: tutte belle frasi di circostanza che valgono per gli altri, ma non per gli interessati. La legalità e la trasparenza sono principi da applicare e non da proclamare”.
Alla dura requisitoria di Pittalis ha risposto la senatrice M5s Sabrina Licheri, che ha difeso l’operato della Giunta regionale guidata da Todde, bollando le dichiarazioni del deputato forzista come “infondate e irresponsabili”. “Pittalis non sa di cosa parla. La giunta Todde ha sempre agito nella massima trasparenza, non ha nulla da nascondere”, ha replicato. “Se crede di poter accusare il Movimento 5 stelle di comportamenti contrari alla legge ha sbagliato indirizzo. Piuttosto – aggiunge – guardi ai fatti di casa sua”. “Non c’è alcuna vicenda torbida né delegittimazione. La Regione Sardegna e i suoi cittadini – prosegue – hanno pagato un prezzo altissimo alla mala gestione di questa destra. Con la giunta Todde si è cambiato registro ed è questo che non va giù a chi la attacca”. “Sono sotto gli occhi di tutti l’impegno e i risultati dell’amministrazione sarda guidata da Alessandra Todde. La destra si rassegni, ha perso il giocattolino. E lo ha perso con un voto degli elettori che l’hanno mandata a casa. Noi andiamo avanti a lavorare”, conclude.