Casco refrigerante in chemioterapia: pochi negli ospedali, caso in Consiglio

Il casco refrigerante per evitare la perdita dei capelli durante i cicli di chemioterapia non è molto utilizzato negli ospedali sardi. Questo nonostante l’anno scorso ci siano stati oltre diecimila nuovi casi di tumore con un incremento del due per cento rispetto all’anno precedente. Per questo motivo il caso arriva in Consiglio regionale con una mozione firmata dagli esponenti del Movimento 5 stelle che chiedono alla Giunta e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, un impegno per “fornire gi ospedali di questi strumenti tecnologici adeguati alla prevenzione dell’alopecia”.

Infatti, la perdita dei capelli viene percepita dai malati come una “continua dimostrazione della propria condizione – spiega la prima firmataria Desirè Manca – e altera negativamente le relazioni sociali dei pazienti”. Non solo, a volte il timore di perdere i capelli è “causa del rifiuto di sottoporsi alle cure”. Il casco refrigerante deve essere indossato dai pazienti, alcuni minuti prima della terapia, durante la stessa e qualche tempo dopo. Non ci sono controindicazioni e il casco “oggi è largamente distribuito e ha ormai un costo contenuto”.

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