Tutti i partiti di opposizione hanno presentato questa mattina un provvedimento in Consiglio regionale di 78 milioni per contrastare gli aumenti dell’energia e aiutare famiglie, imprese e Comuni sardi. Avrebbe dovuto farlo la Giunta, come deciso nell’ordine del giorno approvato all’unanimità lo scorso 4 ottobre, che invece si dimostra “totalmente inadeguata nell’affrontare i problemi e le emergenze”. È il succo del discorso dei capigruppo e consiglieri di Pd, Progressisti, M5s e Ldp.
“Dobbiamo sostituirci alla maggioranza perché non sta facendo ciò che ha promesso – ha dichiarato Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd -, il presidente dovrebbe dimettersi”. La proposta vuole dare un sostegno economico a circa 100mila famiglie sarde, 44mila micro, piccole e medie imprese e ai Comuni dell’Isola che proprio la scorsa settimana hanno chiesto sostegno alla politica. Dei complessivi 78 milioni, che rappresentano l’avanzo di bilancio non speso, dieci sono destinati ai nuclei familiari con Isee sotto i 15mila euro (estendibile fino a 20mila) che hanno subito aumenti dell’energia per oltre il 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e che saranno erogati sotto forma di un contributo a fondo perduto una tantum di 100 euro.
Alle imprese sarde che hanno subito rincari per almeno il 30 per cento vanno in totale 18 milioni e 275mila euro (12 milioni alle micro imprese, 4,2 alle piccole e 2 alle medie). Per i Comuni lo stanziamento è di 50 milioni, come incremento della dotazione finanziaria del Fondo unico. Ma i tempi per il provvedimento sono stretti: “Dobbiamo discuterlo in commissione il prima possibile – spiega Gianfranco Satta (Progressisti), primo firmatario del testo -, i Comuni hanno tempo fino al 30 novembre per chiudere i propri bilanci, poi sarà il disastro”.
Le risorse andrebbero ad aggiungersi ai fondi stanziati dal Governo Meloni sul caro bollette, “che sono comunque inferiori allo stanziamento previsto del Governo Draghi”, sottolinea il collega di partito Francesco Agus. “Se ci si mette di impegno non ci vuole molto a trovare le soluzioni per le emergenze dei sardi – ha rimarcato Roberto Li Gioi, capogruppo del M5s -. Per questo, come opposizione, responsabilmente, abbiamo deciso di sostituirci a una maggioranza ignava”. Per il dem Giuseppe Meloni: “Solinas e la sua maggioranza facciano sapere se intendano accogliere urgentemente le nostre proposte o se vogliano continuare tenere in ostaggio la Sardegna con giochi di potere e di poltrone che nulla hanno a che fare con gli interessi dei sardi”.