“Berlusconi non ha parlato male di me, e chi lo dice sta strumentalizzando una situazione, giocando su battute che non erano riferite al sottoscritto, e si erge a giudice e censore manifestando poca capacità di spirito”. Così il presidente uscente della Regione, Ugo Cappellacci, candidato a governatore nelle regionali del 16 febbraio, replica, rispondendo ai cronisti, ad alcune battute e messaggi pubblicati sulla rete in merito ad una barzelletta raccontata sabato scorso alla convention della Fiera di Cagliari da Silvio Berlusconi sulla registrazione anagrafica di un certo “signor Mer..“. che invece di modificare l’imbarazzante cognome tramutò il nome da Giancarlo a Ugo. E mentre nel web c’è chi sostiene che questa divagazione del Cavaliere abbia in qualche modo “danneggiato” il candidato Cappellacci, il diretto interessato smentisce che quello sia stato l’unico riferimento all’Isola: “Non è vero che Berlusconi non ha parlato di Sardegna, perché ha parlato di politica – ha aggiunto – lo spunto da trovare nel suo discorso è quello di far capire agli indecisi che con la manifestazione di non voto non si arriva da nessuna parte. Con la protesta non si esce dalle sacche di crisi straordinaria e non si risolve alcuno dei temi dei quali si dibatte”. Infine un’ultima puntualizzazione: “Quello di Berlusconi è stato un discorso da statista più che da politico del leader dei moderati italiani, e ricondurre il ragionamento politico ad una battuta è un’operazione da contorsionista”.
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