di Vito Fiori
“Sardegna capitale italiana del Capodanno”. Espressione enfatica, forse un tantino esagerata, ma Franco Cuccureddu, assessore regionale del Turismo ci crede. Anzi, ne è convinto. Intanto, per organizzare gli eventi di fine 2024, ha coinvolto 17 Comuni, cinque di prima fascia (Cagliari, Alghero, Olbia, Castelsardo e Sassari, quelli che da anni fanno faville per Capodanno), i restanti 12 in seconda fascia. La Regione per tutti i centri investirà 2 milioni e 250mila euro (con risorse che arrivano anche dal ministero del Turismo) anche se il costo complessivo supererà abbondantemente il doppio (la differenza è a carico dei comuni).
“Per migliorare i flussi turistici serve una strategia – ha detto – noi stiamo pensando a una settimana al mese, ogni mese, in cui organizzare eventi e promuoverli a livello nazionale e non solo. Mi viene in mente il carnevale, la Settimana Santa, i ponti tra aprile e maggio. Credo sia ora di finirla con l’improvvisazione, serve programmazione se si vuole andare oltre il turismo marino balneare”. I dati che l’assessore fornisce sono allarmanti: l’occupazione dei posti letto alberghieri in Sardegna è al 20 per cento, contro il 36 della media italiana. Poco per non riflettere sulle alternative. “Questi eventi sono importanti e necessari per accendere i riflettori sulla Sardegna. Per il Capodanno i nostri spot saranno sulla Rai e su 500 siti online e sui social media, insomma, informazione e comunicazione”.
Stewart Copeland, Elodie, Pinguini Tattici Nucleari, Negramaro, Gianna Nannini le star dei concerti clou del 31. Senza dimenticare Max Gazzé a Dorgali, e altri artisti sparsi in tutta l’isola.