Candidature del 25 settembre, la Meloni usa l’Isola per accontentare i non sardi

La volata finale delle candidature – c’è tempo sino alle 20 di oggi – regala sorprese amare nell’Isola sul fronte dei Fratelli d’Italia. E anche qualche inattesa lite interna. Certo è che Giorgia Meloni ha deciso tutto da sola imponendo le proprie scelte.

La partita dei colpi bassi si è giocata nei collegi uninominali, dove da Roma è stata imposta la candidatura di Marcello Pera, parlamentare toscano di Lucca che è stato anche presidente del Senato. Pera, come unico candidato del centrodestra nel collegio uninominale del Nord Sardegna, ovvero Sassarese e Gallura, corre al posto degli aspiranti sardi. Nella circoscrizione della Città metropolitana di Cagliari, invece, la scelta è ricaduta invece su Antonella Zedda, coordinatrice sarda del partito.

Altra sorpresa è Barbara Polo, vicesindaca di Ozieri e presidente di Fdi nel collegio Nuoro-Oristano: la Polo è in corsa, ma non gioca in casa perché la Meloni e i vertici nazionali del partito l’hanno scelta come candidata nel collegio di Nuoro-Oristano. Quel posto l’avrebbe voluto il consigliere regionale e capogruppo di Fdi, Francesco Mura, sindaco di Nughedu Santa Vittoria. Nel collegio del Sulcis-Medio Campidano, sempre dove le sfide tra partiti sono dirette e vince chi prende più voti, si presenta alle urne l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis.

Stando a quanto filtra in queste ore, la Meloni potrebbe non finire qui con le decisioni calate dall’alto: non si è esclude che nel collegio plurinominale del Senato il candidato di Fdi sia Giovannino Satta, originario di Buddusò ma da tantissimi anni a Roma. Satta è l’oculista della famiglia Meloni. Il suo nome è dato in pole come capolista al Senato, mentre nella circoscrizione della Camera corre il deputato uscente Salvatore Deidda.

Dal quadro di Fdi si ricava anche l’uscita di scena definitiva da parte del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che inizialmente un pensierino per il Parlamento ce lo stava facendo. Poi Truzzu ha dichiarato di “avere impegni con Cagliari da portare avanti” ed effettivamente si sarebbe dovuto dimettere con troppo largo anticipo in caso di elezione, visto che è diventato primo cittadino a giugno 2024.

La decisione di Fdi di non fare alleanze per le Politiche del 25 settembre, è finito fuori gioco anche Michele Cossa, il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale: in questi giorni sembrava sicura una sua candidatura in un posto eleggibile con l’aiuto dei Fratelli d’Italia, invece l’ipotesi è rimasta tale.

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