“Non c’è nessuno strappo tra Pd e M5s. Semplicemente diciamo dall’inizio della legislatura che siamo una coalizione, un campo largo formato da partiti e movimenti che hanno sempre la libertà di esprimere le proprie opinioni, i propri pensieri sui vari temi”. Così Piero Comandini, segretario del Pd sardo e presidente del Consiglio regionale, allontana le voci di tensioni tra i due principali partiti della coalizione al governo dell’Isola.
“Non si può parlare di strappi quando un partito – che sia il Pd, ‘Uniti per Todde’ o Avs – la pensa in modo diverso da quello che può essere mio pensiero – aggiunge Comandini -. C’è un dialogo continuo, costante, e credo che questo sia anche un arricchimento democratico all’interno della coalizione”. Questa maggioranza, ribadisce, “è unita, non soltanto da ieri, ma dal momento in cui ha deciso di presentarsi alle elezioni Regionali per governare e per cambiare le sorti di quest’Isola”. Ieri ad esempio, ricorda Comandini, “abbiamo fatto una riunione di maggioranza, come è giusto che sia quando ci sono da prendere scelte condivise sull’assestamento di bilancio. L’obiettivo è spendere meglio le risorse che si sono liberate”. Dal Comandini anche un passaggio sul nuovo segretario del Pd che dovrà prendere il suo posto: “C’è ancora una discussione aperta, e vedremo di concludere nel più breve tempo possibile”.