Campagne, anche gli agricoltori disertano il Consiglio: “Crisi settore è responsabilità Giunta”

Anche la Cia Sardegna, come i pastori, non parteciperà alla riunione convocata per domani pomeriggio dalla Quinta commissione del Consiglio regionale della Sardegna, alla quale sono stati invitati i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, con lo scopo di avviare un confronto sul documento presentato dai pastori con cui si lamenta la perdita di risorse comunitarie a danno dell’intera comunità zootecnica regionale. La Cia Sardegna non parteciperà alla riunione perché ritiene la convocazione “lontana dallo spirito del confronto e della concertazione propria della tutela degli interessi del comparto ovicaprino“.

Anche i pastori avevano lamentato il fatto che la convocazione prevede per gli allevatori solo un ruolo di auditori che non permette lo scambio di idee sulla legge annunciata al termine della conferenza dei capigruppo. La Cia Sardegna ritiene “legittime e condivisibili le preoccupazioni espresse dai pastori senza bandiera, che presentando alla Giunta regionale e al presidente Solinas un documento che riassume le problematiche relative alla esclusione del mondo agro pastorale sardo dai benefici introdotti dalla nuova pac 2023/2027 e chiede alla Regione Sardegna risposte immediate e chiare in vista della nuova stagione programmatoria comunitaria che si avvierà il primo gennaio 2023 – fa sapere l’organizzazione agricola -. Proprio perché condivide l’analisi e le richieste del movimento, Cia Sardegna ritiene superfluo il tardivo coinvolgimento delle organizzazioni professionali agricole, che a oggi appare come il pretesto per scaricare su altri responsabilità che sono esclusivamente della Giunta e del presidente regionale della Sardegna rispetto alle risposte celeri ed efficaci che il mondo ovicaprino sardo si attende legittimamente. Le problematiche evidenziate dai pastori senza bandiera – sottolinea la Cia – erano state sollevate in passato, già al tavolo di partenariato nazionale dal 28 dicembre 2021, senza ottenere alcuna risposta in merito, vedendosi negato qualsiasi confronto, sempre”. Secondo la Cia “il presidente Solinas e la Giunta regionale si assumano ora la responsabilità delle decisioni prese, scelte che hanno prodotto e produrranno in futuro gravi danni all’economia agricola dell’Isola”.

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