di Lorenzo Musu
Agricoltori e allevatori sardi ottengono 100milioni di euro. Ogni anno, inoltre, la Regione promette anticipi dell’80% ai professionisti del settore prima di novembre. Risultato di un successo firmato assessorato all’Agricoltura, Argea Sardegna e Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), che hanno ottenuto il riconoscimento di oltre 500mila ettari di terreno prima considerato bosco. Circa la metà delle superfici sarde erano state ritenute ineleggibili al pagamento degli interventi e ai pagamenti diretti a favore degli agricoltori dall’Unione europea. Questo ha significato la riduzione del pagamento degli anticipi programmati lo scorso novembre.
“Metà del territorio sardo era valutato come bosco, quella chioma di leccio che si vede sulla mappa non veniva percepita come pascolo”, dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Gianfranco Satta, durante una conferenza stampa tenuta nella sede dell’assessorato. Ma la collaborazione dei mesi scorsi tra l’assessorato, Agea e Argea ha permesso di trovare soluzioni.
I rappresentanti degli enti hanno lavorato per ottenere ciò a cui si è arrivato oggi: riqualificazione delle superfici e pagamenti ad agricoltori e allevatori già dalla seconda decade di febbraio. Si tratta di una cifra che intorno ai 100milioni di euro, erogati da Argea.
“Sblocco dei pagamenti entro metà febbraio, prima di quel tempo verranno pagate tutte quelle superfici che erano ritenute ineleggibili”, sostiene Satta. “Metodo che vale per il futuro – aggiunge – infatti daremo gli anticipi 2025 all’80% ogni anno entro novembre. Riusciremo anche ad avere una superficie mappata della Sardegna dove non ci saranno territori scoperti”.