Cagliari, la ministra Messa all’inaugurazione anno accademico

“È importante che ci sia una buona corrispondenza tra fabbisogno e formazione”. Lo ha dichiarato – a proposito della carenza dei medici e sul possibile allentamento del numero chiuso nelle facoltà – la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, arrivata questa mattina a Cagliari per partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022. “Il numero programmato è molto aumentato negli ultimi anni – ha detto la ministra a margine dell’inaugurazione – dai novemila posti adesso siamo arrivati a 14mila, il numero è quindi quasi raddoppiato rispetto al passato”. Ma, ha aggiunto Messa, “il problema è contingente, per i prossimi due e tre anni c’è una carenza dovuta a programmazioni passate: per il futuro stiamo rimediando per avere un numero adeguato rispetto al fabbisogno”.

“Il problema del nostro Paese è quello di non avere valorizzato in modo adeguato i laureati o i dottorati, quindi i nostri giovani vanno da un’altra parte perché hanno tante opportunità fuori, bisogna valorizzare le competenze”, ha aggiunto la ministra dell’Università e della Ricerca. Ora, però, ha spiegato l’esponente del Governo, “in Legge di bilancio abbiamo previsto fondi per ricerca fondamentale e per le scienze applicate, poi abbiamo aumentato il finanziamento ordinario per l’università e gli enti di ricerca, e stiamo cercando di rilanciare il Cnr“. Insomma, “adesso è importare usare i fondi del Pnrr ma anche importante prevedere cosa succederà dopo”. Sull’abbandono scolastico da record in Sardegna, la ministra ha osservato che “bisogna dare prospettive più forti perché è una terra dove si vive bene, fare in modo di superare questo abbandono. Per riuscirci bisogna dare prospettive e opportunità di lavoro, ma anche dare la possibilità di avere una varietà nelle scelte formative adeguate ai tempi”.

“Guardare al futuro senza tralasciare questo presente così impegnativo – ha detto Maria Cristina Messa -. Vorremmo aprire più corsi e avere più studenti e un rafforzamento di tutta l’Università, anche della Sardegna, per portare qui e trattenere i giovani che devono puntare sul loro futuro”. L’esponente del Governo Draghi in Rettorato a Cagliari ha aggiunto: “Le facoltà sarde hanno vari punti di forza a seconda delle aree di specializzazione: l’Isola è una terra che si presta bene alle esperienze internazionali perché comunque la devi raggiungere e che la raggiungi dalla Francia, dall’Italia o dalla Spagna non cambia molto”. Per questo la ministra Messa ha concluso: “Quindi bisogna valorizzare maggiormente forze che so che ci sono e che si basano sull’aspetto scientifico e della ricerca perché l’attrattività che può dare il sistema della ricerca anche vicino all’industria è la forza di una Regione”.

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