“Con la presente intendiamo manifestare la partecipazione massiva da parte della
dirigenza medica e sanitaria a supporto di quanto già comunicato dai sindacati”. Comincia così la lettera firmata dal 92 per cento dei dottori che lavorano al Brotzu, l’ospedale di alta specializzazione della Sardegna (Arnas). In numeri assoluti 567 su 613. L’oggetto della protesta è il salario accessorio che risulta inferiore alle altre Asl dell’Isola e si compone di tre fondi: Posizione, Disagio e Risultato.
“Con l’ultima busta paga – prosegue la nota – i medici dell’Arnas Brotzu hanno ricevuto l’ennesima elemosina sotto forma di retribuzione di risultato, una somma ridicola, inferiore di
oltre dieci volte rispetto alle somme percepite da tutti gli altri colleghi degli ospedali
della Sardegna”. I medici del Brotzu lamentano che venga loro “negata la giusta considerazione” e parlano di “Questa “umiliante e vergognosa situazione iniziata oltre venticinque anni fa, con verosimili responsabilità dei vertici dirigenziali dell’epoca”.
Il salario accessorio del Brotzu più basso rispetto a quello degli altri medici sardi è frutto di un errore di calcolo, ma non si sa quanto valuto. Fatto che non è ancora risolto. “Alla fine dell’anno scorso – si legge ancora nel documento con 567 firme – era stato raggiunto un accordo con
l’assessore Mario Nieddu e il Dg Marcello Tidore per l’equiparazione delle retribuzioni, ma
cambio dei vertici negli uffici della Sanità”, con l’arrivo della nuova direttrice generale Francesca Piras, a febbraio del 2022, “l’ha rimesso in discussione”.
L’altro giorno sul salario accessorio dei medici ha preso posizione anche la Dg Agnese Foddis, che si è schierata al fianco dei medici (leggi qui). “Prendiamo atto con favore della lettera indirizzata dalla Dg all’Assessore alla Sanità”, Carlo Doria, “ma riteniamo questo passo non sufficiente, per il rischio che non venga data alcuna risposta precisa, rifugiandosi in tempi non definibili, politici e burocratici”.