In piena campagna elettorale in Sardegna irrompe la Lega che con il suo europarlamentare, Mario Borghezio, critica l’ipotesi zona franca che, dice, “è sicuramente una buona idea, però siamo stanchi che le buone idee vengano lanciate e poi non vengano realizzate. Io credo che la povera Sardegna abbia bisogno di un intervento ben più strutturato e calibrato sulle esigenze e sulle vocazioni”. In un’intervista a Klaus Davi per il programma KlausCondicio visibile su YouTube, Borghezio propone, invece, “una specie di piano Marshall per risollevare la Sardegna, perché – spiega – ha una popolazione di persone che amano lavorare e sacrificarsi, ma è stata trattata da Roma ladrona con piglio coloniale e purtroppo la situazione non è cambiata molto. L’Isola – argomenta – può avere e ha tuttora delle prospettive straordinarie sul piano turistico, ma continuiamo a essere in una situazione in cui i collegamenti per portare i turisti diventano difficili, non parliamo poi per portare gli imprenditori”.
Rivolgendo “un caldo abbraccio ai sardi, perché la Sardegna è indipendentista ancora prima di noi”, Borghezio afferma che “bisogna finirla con la demagogia. Le industrie che non producono vanno chiuse, non dobbiamo continuare a illudere la gente che si possono mantenere degli stipendi fasulli tenendo aperte delle aziende anche minerarie che non producono niente”. Ecco allora che “occorre portare in Sardegna delle industrie qualificate, per esempio con un piano di defiscalizzazione. Se vogliamo attirare degli investitori anche esteri, bene, facciamolo, ma facciamolo seriamente, con degli incentivi”.