“Il progetto sui bonus sanitari andrà avanti. Questa è una misura che interviene sui poveri, interviene sulla fragilità, in un’isola dove il 23% della popolazione si lascia morire perché non può permettersi le cure. Non è un dato che si può sentire, non è umano, e non è giusto”.
Così Desirè Manca, assessora al Lavoro della Regione Sardegna, sulla misura sperimentale lanciata dal suo assessorato che destina aiuti economici a chi non può permettersi le cure mediche. Misura aspramente criticata dalle opposizioni consiliari, ma al centro di tensioni anche in maggioranza.
“Da assessora al Lavoro gestisco il Fondo sociale europeo- spiega la pentastellata- e proprio studiando il Fondo ci siamo accorti che è prevista una misura dove si possono mettere in campo azioni a contrasto del divario sociale. Misure che possono intervenire anche nel sistema sanitario”.
Ecco perché “abbiamo ideato un nuovo percorso, quello dei bonus sanitari a favore di chi si trova in grande difficoltà economica. Chi mi segue da una vita, sa perfettamente che io sono per la sanità pubblica, e la difenderò sempre. Stiamo intervenendo sulla riorganizzazione totale del sistema sanitario pubblico, ma ci vorrà un po’ di tempo, perché è veramente molto complesso”.
Nel frattempo, ricorda l’assessora, “c’è un dato eclatante che deve far riflettere tutti: il 23% dei sardi si lasciano morire perché non hanno la possibilità economica di poter effettuare delle visite a pagamento. Davanti a questi numeri io ho scelto di intervenire, nonostante le critiche”.