Festa della Liberazione anticipata a Bono, nel Sassarese, dove è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. “Lo spopolamento – ha detto – è una piaga e nelle zone interne rende problematiche le condizioni di uguaglianza, di pari opportunità e di raggiungimento pieno dei diritti”. L’appuntamento è stato organizzato in collaborazione con Comune e Anpi (Associazione nazionale dei partigiani italiani). La massima assemblea sarda ha scelto Bono “di proposito, essendo un paese dell’interno dove si registra alta emigrazione e bassa natalità”.
Ganau si è quindi rivolto ai giovani “cui spetta il fondamentale compito di difendere ed estendere i valori che la
Resistenza ci ha consegnato. A voi sono dedicati gli sforzi fatti per attivare interventi in grado di contrastare il fenomeno dello spopolamento, garantendo condizioni di piena fruizione dei diritti essenziali, come l’istruzione, il lavoro e la salute”. Per il presidente del Consiglio “il tema dei diritti è affermato nella Costituzione grazie alla Liberazione, ed è impegno democratico operare perché anche nell’Isola si goda appieno di questi diritti. La mia generazione – ha sottolineato – è cresciuta nella democrazia, compiendo gesti che oggi paiono normali, ma questa normalità è possibile grazie a quel 25 aprile del 1945”. Per il Comune di Bono era presente la sindaca Michela Sau, per l’Anci Umberto Lorenzoni, già commissario di battaglione della divisione partigiana “Nino Moretti”.