“Auguro a tutti di poter risorgere in una regione dove, se porti un figlio in ospedale per una tonsillite o una tonsillectomia, ci esce vivo”. Stanno facendo discutere le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, ieri nel suo intervento in aula durante il dibattito sulla riforma sanitaria. Le parole dell’esponente della Giunta Todde sono evidentemente legate al caso della piccola Natalie – la bambina di 8 anni morta lo scorso 8 febbraio nell’ospedale di Alghero, a distanza di due giorni da un intervento alle tonsille – intervento che però ha fatto infuriare in particolare i vertici sardi di Forza Italia. Da quanto appreso dalla ‘Dire‘ il caso approderà in Parlamento, con il deputato azzurro Pietro Pittalis che sta lavorando in queste ore a un’interrogazione al ministro Orazio Schillaci. Già ieri nell’aula dell’assemblea sarda Forza Italia si era fatta sentire con il consigliere Piero Maieli, che aveva attaccato duramente Bartolazzi: “Si dovrebbe vergognare, glielo dico molto platealmente – le parole dell’azzurro rivolte all’assessore -. Perché quello che ha citato è un caso sanitario, non di cattiva sanità”. Ci sono delle indagini in corso, ha ricordato Maieli, “e lei sta utilizzando la morte di una bambina, per non so quali fini. Ritratti immediatamente le sue dichiarazioni”.
“Le dichiarazioni dell’assessore Bartolazzi sono gravemente offensive nei confronti dell’intera categoria dei medici e sanitari che operano nelle strutture ospedaliere sarde – ha detto il coordinatore regionale degli azzurri, Pittalis -. E’ il solito sistema oramai ben collaudato dai rappresentanti del Movimento 5Stelle di puntare il dito contro gli altri, in questo caso i medici sardi, per coprire la loro inadeguatezza ed inefficienza. Ne tragga le conseguenze, perché non è consentito a nessuno, e men che meno a chi è stato catapultato da Roma, di offendere la professionalità dei medici sardi e sminuire il lavoro di chi opera nelle strutture sanitarie. Per questo ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute per chiedere di acquisire elementi utili a verificare la situazione del sistema sanitario della Sardegna al fine di deprecare le accuse di inefficienza e inadeguatezza rivolte verso il personale medico e para medico operante nelle strutture sanitarie della Sardegna“, conclude.
Il testo recita: “L’uso speculativo di un simile dramma umano per fini politici appare inaccettabile, getta fango sull’intero sistema sanitario regionale e scredita l’operato di tutti gli operatori sanitari”. E prosegue: “Bartolazzi avrebbe pronunciato parole fortemente offensive e lesive della dignità della categoria professionale dei medici affermando ‘vorrei rinascere in una regione dove se porti un figlio all’ospedale per un’operazione di tonsillite, ne esce vivo’. Presumibilmente, le parole dell’assessore facevano riferimento al caso della bambina di 8 anni, Natalie Tanda, deceduta lo scorso 8 febbraio all’ospedale civile di Alghero in seguito a complicanze sorte dopo un intervento alle tonsille”.
“Consiglierei a Pittalis di non perdere tempo attaccando Todde o Bartolazzi – con prese di posizione spesso ridicole – ma di guardarsi in casa visto che il presidente della Regione Molise in quota Forza Italia, Francesco Roberti, è stato appena indagato per corruzione”. Così in una nota la senatrice del M5s, Sabrina Licheri. Fa sorridere che l’onorevole Pittalis possa dedicare il suo tempo ad interrogare ministri su cosa dichiarano gli esponenti della Giunta di Alessandra Todde anziché occuparsi in Parlamento dei problemi che riguardano i sardi”. Per la senatrice “sarebbe più interessante leggere o sentire cosa pensa Pittalis delle gravi crisi industriali che colpiscono la nostra Regione, su cui il ministro Adolfo Urso tentenna, o dei quasi 2 miliardi che lo Stato ha ingiustamente sottratto ai sardi tra il 2010 e il 2024, vertenza aperta proprio da Todde. O su come è stata gestita la sanità sarda durante la giunta precedente che lui stessa sosteneva con vigore e passione”.