Grillo ai minatori di Serbariu: “Uscite da qui, basta coi lavori che fanno ammalare”

Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, impegnato nell’Isola on lo “Tsunami tour”, è arrivato poco prima delle 15 nella miniera di Serbariu, alle porte di Carbonia.

“Qui bisogna inventarsi un nuovo futuro – ha detto Grillo, che ha parlato con i tre operai barricati nel pozzo da diverse settimane – perché io non credo che le miniere e l’industria in general, rappresentino una strada percorribile.  In Belgio ad esempio le miniere sono state riconvertite in musei e ora funzionano benissimo”.

Al suo arrivo nel Sulcis, Grillo è stato accolto da applausi e ha indossato un caschetto donatogli da un operaio in cassa integrazione. “Non sono qui per fare promesse – ha detto Grillo – ma vi garantisco che se vinciamo mandiamo tutti a casa. Vi hanno rovinati 20 anni di politica marcia”.

“Siamo rinchiusi qui dentro da 30 giorni, vogliamo i nostri diritti, ci siamo rotti i c…, basta con questa politica di m…, è ora di svegliarci”. E’ il grido di disperazione di uno degli operai delle imprese d’appalto dell’Alcoa di Portovesme, che hanno ricevuto la visita nella galleria occupata di Beppe Grillo. “Mandali tutti a casa” ha urlato un altro operaio, rivolto al leader del Movimento 5 Stelle.

Grillo, rivolgendosi ai cassintegrati del Sulcis – qualcuno accompagnato anche da moglie e figli – ha ribadito di non voler fare promesse come gli altri politici ma ha ricordato che al primo punto del suo programma c’é “il reddito di cittadinanza di mille euro per ogni famiglia. Non è beneficenza ma il primo passo per salvare le famiglie”.

Gli operai hanno spiegato la loro situazione, sostenendo di non essere lavoratori di serie B e che la loro priorità è tornare al lavoro. “Bisogna reinventarsi il lavoro – ha replicato Grillo – con questo tipo di lavoro vi hanno ridotto così. Sono reduce da una tappa a Taranto, dove la gente è malata, stanno morendo tanti bambini. Non so cosa si possa fare, ma qualcosa bisogna reinventarla, puntare al turismo o all’agricoltura, basta con questi lavori che ti fanno ammalare”

Non è mancata la stoccata ai palazzi romani. “Voi credete sul serio che a Roma percepiscano i vostri bisogni, la drammaticità di questa terra e di questo territorio? Non ne hanno la minima idea. Per questo bisogna cacciarli via, tutti e subito”.

Alle 16 Beppe Grillo terrà un comizio in piazza Marmilla, sempre a Carbonia, quindi alle 21 parlerà in piazza dei Centomila, a Cagliari.

In mattinata, intanto, l’indipendentista sardo Doddore Meloni ha lanciato una sfida televisiva a Beppe Grillo: “Sono pronto a sfidarlo in tv per un pubblico dibattito”. Doddore, presidente del Partidu indipendentista sardu (Paris) che ha presentato alle Politiche la lista Meris in dommu nosta, sarebbe dovuto esser fra i candidati ma è stato escluso dall’ufficio circoscrizionale centrale elettorale della Corte ‘Appello di Cagliari, a causa dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici per una condanna del 1989 per cospirazione contro lo Stato.

“Con l’arrivo di Grillo, all’assalto dei voti, prosegue la caccia al popolo sardo – ha spiegato Doddore – non riusciamo a capire che benefici può ottenere la Sardegna e i sardi da un imbonitore come Beppe Grillo. Anche questa volta, come centinaia di anni fa, sbarca un genovese, per rapinarci allora delle merci e ora per rapinarci i voti di un popolo che non riesce mai a capire che non ci sono salvatori esterni che possano aiutarci, ma solo razziatori dell’intelligenza e della mancanza di autostima, e della speranza che siano gli altri a risolverli per noi. Pertanto, sfido Grillo ad un pubblico dibattito, da fare dove vuole lui e l’emittente che sceglie lui”.

Carlo Martinelli

 

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