Beni pubblici sardi dal Demanio ai privati, l’Agenzia replica alle accuse della Regione: “Iniziativa per valorizzarli”

Scontro aperto tra Regione e Agenzia del Demanio sulla gestione e la destinazione dei beni pubblici statali dismessi presenti sull’Isola. A scatenare le polemiche è stata l’iniziativa dell’Agenzia, che lo scorso 7 maggio ha lanciato sul proprio sito la nuova sezione “Crea valore, investi con noi”, una vetrina nazionale pensata per promuovere la riqualificazione di immobili sottoutilizzati attraverso la collaborazione con investitori privati. Tra i beni inseriti anche alcuni compendi di rilevante valore storico e paesaggistico in Sardegna, come l’ex batteria militare di Capo d’Orso a Palau, l’ex Intendenza di Finanza di Sassari, e immobili dismessi tra La Maddalena e l’Asinara.

Il caso ha acceso le proteste della Giunta regionale, che accusa lo Stato di voler aggirare l’articolo 14 dello Statuto Speciale della Sardegna, secondo cui i beni statali non più utilizzati per fini governativi devono essere trasferiti gratuitamente alla Regione. L’assessore regionale agli Enti locali e all’Urbanistica, Francesco Spanedda, ha definito “urgente” un confronto politico-istituzionale con il Governo per fermare procedure che rischiano di svuotare le prerogative statutarie della Sardegna. “Non possiamo accettare – ha dichiarato – che immobili dismessi da anni vengano offerti al mercato privato senza alcun coinvolgimento della Regione o degli enti locali. È tempo che lo Stato rispetti lo Statuto in maniera coerente e non parziale.”

La questione è arrivata anche in Consiglio regionale, dove i Progressisti hanno presentato una mozione – sottoscritta da undici consiglieri – che chiede la sospensione immediata delle procedure avviate dal Demanio e l’avvio di un censimento aggiornato dei beni trasferibili. Secondo i firmatari, il rischio è che si crei un pericoloso precedente che potrebbe compromettere la tutela del patrimonio storico, ambientale e culturale dell’isola.

In risposta alle critiche, l’Agenzia del Demanio ha pubblicato un comunicato di chiarimento, specificando che l’inserimento dei beni sardi nella piattaforma “Crea valore” non interferisce con le procedure di trasferimento previste dallo Statuto. “Si tratta – afferma l’Agenzia – di un’iniziativa per aumentare la visibilità dei beni e facilitarne la valorizzazione, anche in collaborazione con enti territoriali, in piena trasparenza.”

L’Agenzia ha sottolineato l’impegno per una pianificazione integrata con gli enti locali attraverso i “Piani Città degli immobili pubblici”, già attivati a Cagliari e in fase preliminare a Sassari, che mirano a un utilizzo pubblico e condiviso degli immobili. Tra gli esempi, vengono citati l’ex carcere di Buoncammino a Cagliari, destinato anche a usi civici, l’ex carcere di San Sebastiano a Sassari che diventerà una cittadella giudiziaria, e il palazzo di Piazza Manno a Oristano che ospiterà la nuova Prefettura e un museo comunale.

Resta però il nodo dei beni che, pur essendo cessati da usi governativi, non sono ancora stati trasferiti alla Regione. Secondo l’assessore Spanedda, l’attuale Giunta ha trovato una situazione di stallo ereditata dal passato, con elenchi di immobili mai aggiornati o rimasti nei cassetti. La Regione ora chiede al Governo di avviare un nuovo percorso normativo e di rafforzare i meccanismi di trasferimento, annunciando anche l’intenzione di predisporre una legge regionale per rendere pienamente attuativo l’articolo 14 dello Statuto. Intanto, è in corso di redazione un nuovo elenco da parte della Direzione regionale del Demanio, che comprende 16 compendi situati nel territorio della Provincia di Sassari.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share