Tante risorse per un’attenzione concreta alla formazione, alle discipline del futuro e al mondo del lavoro. Con questi crismi la Fondazione di Sardegna ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle 255 proposte progettuali vincitrici del Bando scuola 2022. Per i progetti sono stati stanziati 2,496 milioni di euro (a fronte dei 2 milioni inizialmente previsti nel Bando). Gli Istituti scolastici coinvolti nelle attività saranno in totale 368 distribuiti su tutto il territorio regionale.
I progetti selezionati riguardano numerose discipline e sono orientati a rendere i processi formativi più attuali, attraenti e competitivi. Nello specifico, sono state privilegiate dai proponenti le materie indicate come prioritarie nel Bando: le Stem/Steam (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) e il Coding (disciplina che ha come base il pensiero computazionale), i percorsi pratico applicativi e di integrazione con il mondo del lavoro, i progetti e le iniziative educative che contribuiscono allo sviluppo della sostenibilità e della salvaguardia ambientale e i percorsi di inclusione realizzati in collaborazione con l’associazionismo sociale e sportivo.
Come nella scorsa edizione, il Bando ha agevolato la partecipazione degli istituti e ampliato la platea dei proponenti, in particolare con la possibilità per le scuole e le reti di scuole di attivare partenariati con soggetti pubblici o privati non profit. Questa formula ha consentito alle scuole di collaborare con soggetti altamente qualificati del mondo della formazione sia a livello nazionale che regionale.
La quinta edizione del Bando ha registrato anche il numero di richieste di contributo più alto di tutte le edizioni precedenti, dei 255 progetti selezionati 218 sono stati proposti da Istituti scolastici, da reti di Istituti scolastici e da altri soggetti pubblici mentre 37 sono stati presentati da soggetti privati non profit. Particolare attenzione è stata rivolta alle domande provenienti da Istituti situati in territori periferici, in comuni di piccole dimensioni o in quartieri svantaggiati in cui si registrano tassi di dispersione scolastica superiori alla media regionale e nazionale.