La sconfitta del centrodestra che perde tre ballottaggi su tre è un segnale, almeno per il consigliere regionale dei Progressisti, Massimo Zedda, sicuro che l’elettorato abbia premiato “la serietà e la presenza sui territori”. Zedda, ex sindaco di Cagliari, fa gli auguri, assieme a tutto il gruppo dei Progressisti, ai sindaci neo eletti: “Il lavoro quotidiano, la presenza costante, riconosciuta e non calata dall’alto, hanno permesso a Graziano Milia, Andrea Soddu e Massimo Mulas di vincere i ballottaggi contro i candidati del centrodestra sardo-leghista”, sottolinea Zedda. Poi, aggiunge: “La loro affermazione è la conferma che nessuno basta a sé stesso e che, contro la destra populista, serve un centrosinistra, progressista, ecologista, ampio e inclusivo in grado di dare risposte concrete e realizzabili, in un momento in cui cittadine e cittadine chiedono serietà e non continui proclami”.
Sicuro del verdetto delle urne anche il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani: “Da questi ballottaggi il centrodestra sardo, che pure si era presentato unito al primo turno, esce sconfitto”. Poi, un pensiero al Partito democratico che “aveva dato, in maniera chiara, indicazione di voto per Massimo Mulas a Portotorres, per Andrea Soddu a Nuoro e per Graziano Milia a Quartu, candidati alla guida di coalizioni politiche il primo, e di coalizioni civiche progressiste i secondi”. Per Cani, i cittadini di queste città “hanno scelto nettamente le persone, le loro storie e le coalizioni e hanno detto di preferire altri ai candidati della coalizione del presidente della regione, che aveva scelto personalmente i tre candidati alla carica di sindaco”.