di Lorenzo Musu
Graziano Milia è il nuovo presidente Ali Sardegna (Lega delle autonomie locali italiane). Il sindaco di Quartu Sant’Elena prende il posto di Andrea Soddu, che lascia comodamente la poltrona dopo una votazione unanime del congresso. Astenuto il solo Milia. A Palazzo Bacaredda, Cagliari, presenti anche il sindaco della città, Massimo Zedda, e il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni. Assente Piero Comandini, capo del Consiglio regionale, impegnato in seduta sulla questione aree idonee e rinnovabili.
In Sala Consiliare, il neoeletto ringrazia per la nomina e pronuncia le sue prime parole da numero uno dell’associazione. «Le cose non stanno andando bene, in Italia e in Sardegna – afferma Milia -, ma non possiamo pensare di attribuire le colpe sempre agli altri. Una funzione coraggiosa e ambiziosa che dobbiamo esercitare è prenderci le nostre responsabilità, dare un contributo. Crediamo veramente che Ali sia importante. Il rafforzamento delle autonomie locali è uno strumento fondamentale per la crescita della regione».
Il presidente uscente invece racconta la sua esperienza e fa delle osservazioni sulle criticità ad oggi presenti. «Ali esempio che nella vita ci si può rialzare dopo essere caduti. L’associazione – riflette Soddu – aveva perso peso politico, poi qualche anno fa la presidenza nazionale è stata presa da Matteo Ricci e, puntando sulle risorse umane, ha ripreso vigore. Ha iniziato ad organizzarsi nei territori, fondando una struttura solida.
«Le problematiche sono tante – continua l’avvocato -. Ali deve fare una battaglia, quella di entrare nella Conferenza regioni ed enti locali insieme alle associazioni che sono presenti. Si deve creare una commissione per cui i rappresentanti delle associazioni siedono all’interno del Consiglio delle autonomie locali.”
Sulle difficoltà interviene anche il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni, con riferimento al calo di risorse nazionali. «Tagli che mettono preoccupazioni – sostiene l’ex sindaco di Loiri Porto San Paolo – soprattutto per chi li vive in prima persona. Cioè le autonomie locali e i comuni, che trovano ostacoli nella gestione del bilancio».
