“Quella dell’assessore regionale all’Agricoltura è una gestione pressappochista e personalistica che a lungo andare sta emergendo in tutta evidenza. L’assessore doveva essere cacciata con disonore ieri, oggi è già troppo tardi”. È l’affondo del consigliere regionale di La Base, Gaetano Ledda, che prende ad esempio la situazione di Agris: “in attesa del direttore generale scienziato piano piano sta cadendo a pezzi”.
“A questo punto la responsabilità non è solo di chi non è capace, ma anche di chi continua a lasciarla in un posto che sta disonorando tutti i giorni mettendo a rischio i dipendenti in questo caso di Agris – attacca ancora Ledda – ma anche di tutti coloro che hanno a che fare con l’agricoltura sarda. Non c’è un settore dell’agricoltura, purtroppo, in cui si possono cogliere i benefici dell’attuale gestione ma anzi è vero il contrario. Abbiamo un assessore che si limita a benedire iniziative promosse, ideate e realizzate da altri. Da quando la titolare dell’assessorato di via Pessagno ha defenestrato l’ex direttore generale è iniziato il calvario – prosegue l’esponente della Base – infatti mentre si studiano e si mettono in pratica tutti gli stratagemmi, finora fallimentari, per nominare Direttore generale un soldato amico senza titoli, l’Agenzia si sta sfasciando, compromettendo il lavoro di anni; e ce ne vorranno altrettanti per recuperare il disastro. Il 31 marzo scorso – conclude Ledda – ha addirittura dovuto chiudere i battenti Tanca Regia per l’assenza del personale”.
Foto Roberto Pili