Si tratta di 250 milioni per il triennio 2024-2026, di cui 190 già per quest’anno. L’assestamento di bilancio – presentato qualche giorno fa in Consiglio dal vicepresidente della Regione e assessore alla Programmazione, Giuseppe Meloni – arriva domani nell’aula di via Roma a Cagliari: presentati 1.100 emendamenti. Durante la discussione generale l’esponente della Giunta Todde aveva illustrato il provvedimento: “In questo disegno di legge abbiamo voluto inserire delle norme che portino risultati e che non ripetano gli errori degli esercizi passati, che hanno visto andare in economia diverse risorse. Abbiamo scelto – ha detto Meloni – di non fare un assestamento solo tecnico, ma di dare risposte immediate alle esigenze della Sardegna, in attesa di utilizzare l’avanzo di amministrazione, pari a circa 530 milioni, in autunno, immettendo nel bilancio 250 milioni di nuove risorse. Principalmente – aveva concluso Meloni – ci sono interventi che vanno ad affrontare le emergenze, tra i quali l’abbattimento delle liste d’attesa, l’incremento dei fondi per le politiche sociali, come nidi gratis e la legge 162, lo scorrimento di graduatorie lavori pubblici, risorse per l’emergenza idrica e per la protezione civile e il sostegno al diritto allo studio”.
L’esame prosegue domani alle 15:30 per la sua approvazione finale, che è prevista in tempi brevi. Il provvedimento destina risorse ai vari settori per circa 190 milioni, che con i correttivi e dopo ulteriori analisi delle pieghe del bilancio, potrebbero salire a 250 milioni per il 2024. Circa una settantina infatti, sono quelli proposti dalla stessa Giunta di Alessandra Todde, i conteggi sono in corso da parte dei funzionari della terza commissione, in vista della riunione convocata per domani mattina, prima della seduta dell’assemblea, per esaminarli. La maggior parte delle richieste di modifica, soprattutto dall’opposizione, saranno scremate: l’intenzione è concludere velocemente e approvare la manovra entro pochi giorni. Anche perché la Giunta ha fretta di rendere immediatamente spendibili le risorse e non farle accumulare alla voce dei fondi non spesi. Il resto del pacchetto che varia il bilancio, infatti, potrà essere messo in campo solo dopo la parifica della Corte dei Conti, quando la Regione potrà utilizzare i 530 milioni di avanzo di amministrazione fermi dagli anni precedenti.