Con 31 voti favorevoli, 19 contrari e l’astensione dei tre sardisti, è stato approvato il passaggio agli articoli sulla legge di assestamento di bilancio 2014, da ieri all’esame del Consiglio regionale. Alle 12 è scaduto il termine di presentazione degli emendamenti che 24 ore fa erano già 800 e saranno esaminati a partire dalle 15 dalla commissione Bilancio presieduta da Franco Sabatini (Pd). I lavori dell’Aula sono stati aggiornati alle 18.
A segnare il passo ancora lo scontro tra maggioranza e opposizione. Ma anche le certezze, spiegate dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci. “Ci sono i fondi per il museo Nivola (a Orani), per la biblioteca Satta (a Nuoro), per l’Unione italiana ciechi, per lo spettacolo e per le borse di studio dell’Ersu“, con somme già elencate ieri dall’esponente della Giunta. “Avremmo voluto fare di più – ha sottolineato ancora Paci -, ma chi governa deve sapere che ci sono vincoli”. Tuttavia, dal 1° gennaio 2015, quando entrerà in vigore l’accordo Stato-Regione di luglio, la Sardegna dovrà rispettare il solo pareggio di bilancio e non più i lacci di spesa previsti dal patto di stabilità.
Per la minoranza è andato all’attacco il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. “Questo provvedimento – ha detto – è pieno di scelte di natura contabile, ve ne siete infischiati dei problemi reali“. Ha replicato sempre Paci sottolineando di capire “il gioco delle parti”, ma il centrosinistra sta facendo quello che non ha fatto il centrodestra, oltretutto rendendo minimo l’impatto sul tessuto economico sociale”. L’esponente della Giunta ha ricordato le “enormi quantità di residui, tre miliardi, che è inutile aumentare: ad esempio per i cantieri verdi ci sono 24 milioni e nessuno rimarrà senza stanziamenti. Così per l’Università diffusa e altri impegni di pagamenti quali la Giunta non ha potuto ottemperare per via del patto di stabilità”.