È polemica sulla visita del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, oggi a Cagliari per un incontro elettorale promosso dal Pd. A dare fuoco alle polveri è l’assessora Alessandra Zedda, titolare della stessa delega nella Giunta sarda. “Per garbo istituzionale avrebbe dovuto prevedere un momento di saluto con la massima istituzione regionale e con chi, come lui, tutti i giorni lotta per la salvaguardia dell’occupazione, per lo sviluppo e per l’integrazione sociale. Per questo provo un grande dispiacere”.
La Zedda, che è pure vicepresidente della Regione, dice: “Ho apprezzato che il segretario del Pd, Enrico Letta, che pure non è un ministro, in occasione della sua visita nel capoluogo abbia invece trovato il tempo per un momento di confronto con il sindaco di Cagliari”. Intanto il ministro nella sua visita ha parlato di sanità. “In molte Regioni governate dal centrodestra come la Sardegna si sta avviando una privatizzazione strisciante. E non perché lo si dichiari apertamente, ma perché la crescita delle liste d’attesa nei fatti convoglia chi può verso la sanità privata”. Secondo il ministro Orlando, “qui come altrove, il voto del 25 settembre rappresenta una partita fondamentale per il futuro del Paese, per evitare che l’Italia faccia dei passi indietro, che si accresca una marginalità delle aree maggiormente in difficoltà, per creare un’alternativa anche a livello territoriale alla destra”.
Sul fatto che le Politiche del 25 settembre possano essere un test per Solinas e il centrodestra, Orlando ha detto: “Tutto è un test. Quando facciamo una battaglia come questa poniamo al centro contenuti e proposte che valgono anche come indicazioni per il futuro della Regione”.