È guerra tra grillini nel Comune di Assemini, l’unico in Sardegna governato dal Movimento Cinque Stelle. Tre consigliere hanno diffidato il sindaco Mario Puddu dal procedere col “riordino degli uffici”, se prima “non viene pubblicato sul sito istituzionale il piano triennale di prevenzione e repressione della legalità (Ptpc)”. In calce le firme di Stefania Frau, Rita Piano e Irene Piras.
Con l’altolà protocollato oggi viene fuori uno scontro che va avanti da tre settimane, sotto traccia. Da un lato la volontà di Puddu di rimettere mano all’organizzazione degli uffici. Un passaggio, questo, che per le tre consigliere non può andare prescindere dalla condivisione del Ptpc, è l’altra faccia dello scontro. Tanto che nella diffida viene intimato al sindaco di procedere con “qualsiasi decreto e nomine”.
A leggere la lettera delle tre consigliere grilline, le prime tensioni con Puddu risalgono al 30 gennaio, quando “in risposta all’invito alla relativa bozza allegata sul sito istituzionale, le scriventi hanno presentato diverse osservazioni al Piano”. Il 3 febbraio, sempre stando alla costruzione di Frau, Piano e Piras, il segretario comunale ha invitato la Giunta a “integrare il Ptpc con le richieste di correzione pervenute, ma da allora niente ci è dato sapere sulla stesura finale di tale regolamento”.
Il Ptpc è un obbligo per le amministrazioni in virtù della decreto anti-corruzione, il 190 del 2102. “Il Comune di Assemini – ricordano le tre consigliere – avrebbe dovuto approvare l’aggiornamento entro il 31 gennaio scorso. Invece, nonostante i termini di legge ampiamente scaduti, le integrazioni, alcune delle quali obbligatorie e vincolanti, pare non siano state inserite”.
Le tre consigliere sanno dove puntare: “Alla luce di tutto ciò e nell’imminente riordino degli uffici – si legge ancora nella lettera – diffidiamo il sindaco affinché non si verifichino casi di incompatabilità o evidente conflitto di interessi“. Insomma, sulla riorganizzazioni degli uffici, così come la starebbe pensando Puddu, ci potrebbero essere profili di illegittimità. Adesso si attende la seconda puntata della querelle grillina e asseminese.
Al. Car.
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