Per la Giunta regionale, in particolare per il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità Luigi Arru, la Asl unica sarà la prova del nove, parte di quella riforma che si qualifica come l’impronta principale della legislatura. Una sperimentazione che se darà i suoi frutti, potrà consegnare ai sardi servizi più celeri, di qualità e costi minori, con tagli che riguarderanno porzioni di sanità che oggi non garantiscono efficienza ed efficacia. Per questo motivo il governatore si è detto “contento e soddisfatto” della nuova squadra che dovrà guidare il processo di cambiamento, i quattro nuovi manager chiamati ad “affrontare uno dei problemi massimi della Sardegna”.
“Per incidere con riforme coraggiose ci vogliono uomini giusti che abbiamo trovato con qualche fatica – spiega Pigliaru riferendosi alle fratture creatisi sia dentro l’Esecutivo che nella maggioranza sul nome del dg per la Asl unica – è un gran bel risultato in un percorso di cui siamo molto orgogliosi”. Il presidente ha ringraziato i commissari che l’1 gennaio 2017 passeranno la mano a Fulvio Moirano, neo supermanager della Asl unica, e ha ribadito che il Patto per la Sardegna assegna all’Isola 200 milioni per la sanità, 100 milioni per il completamento degli ospedali di Sassari e delle aree circostanti, 75 milioni per il completamento del polo ospedaliero di Monserrato e 25 milioni per la piastra tecnologica (pronto soccorso e servizi) dell’azienda Brotzu. Secondo l’assessore Arru, è stato un “percorso abbastanza scosceso ma fatto assieme con lo stesso obiettivo: siamo di fronte ad una sfida impegnativa ma la vera riforma e il vero controllo della spesa si fanno con la rete ospedaliera, con le cure primarie, la rete di emergenza-urgenza e la prevenzione”. Prosegue, in questo solco, il lavoro per la creazione dell’Areus, l’azienda per l’emergenza-urgenza, per la quale Arru segue il modello della Lombardia, una regione con la quale la Sardegna sta dialogando per affinare il bando sull’elisoccorso, che dovrebbe partire entro l’anno. Soddisfatto anche il presidente della commissione Sanità. “E’ una riforma importantissima e se ne sentiva la necessità – ha osservato Raimondo Perra (Psi) – Due anni fa probabilmente nessuno ci credeva, ma grazie all’intransigenza della Giunta e della maggioranza siamo arrivati a questa sfida, primo pilastro della riforma sanitaria”.