L’accordo – anche se Paolo Truzzu di FdI mette la parola tra virgolette definendola ‘difficile’ – ha dato subito i suoi frutti: l’intesa di stamattina sulla riunione dei capigruppo ha portato a una modifica del disegno di legge sulle aree idonee per gli impianti da energia rinnovabile, che è stata votata da tutti i consiglieri regionali. L’emendamento proposto dall’ex sindaco di Cagliari mette al centro della norma lo Statuto, ovvero uno dei princìpi contenuti nella legge di iniziativa popolare “Pratobello 24”.
È questo il passaggio che certifica, dopo giorni di stallo, la fine dell’ostruzionismo portato avanti dal centrodestra, con la maggioranza che decide di mediare sul provvedimento della Giunta, accogliendo i correttivi delle opposizioni. I consiglieri di minoranza non hanno risparmiato qualche stoccata alla presidente della Regione, Alessandra Todde, non tanto velatamente indicata come prima “responsabile” della linea dura che aveva inchiodato il dl in una discussione infinita: “In una legge che ha ancora tantissimi punti che ci separano- le parole in aula di Stefano Tunis, esponente di Sardegna al centro venti20 – è importante che ci si ritrovi sullo Statuto, che rimane il principale baluardo di questa istituzione. Certamente penso che sarebbe stato meglio partire subito da questo passaggio, e unificare il dl alla Pratobello”. Quello di oggi, rimarca Tunis, “va considerato il primo passo verso un metodo diverso di intendere i rapporti tra giunta e Consiglio: l’esecutivo mi pare che abbia potuto constatare la necessità di un lavoro svolto in sintonia. D’altronde le giunte che hanno provato a mandare giù le leggi con lo ‘sturalavandini’, non hanno mai portato risultati importanti alla nostra isola”.
L’accordo di stamattina aveva segnato uno strappo all’interno del centrodestra: Forza Italia e Lega infatti si sono sfilate e hanno convocato una conferenza stampa per illustrare la loro posizione. “Daremo battaglia in aula”, ha detto Angelo Cocciu. Azzurri e Lega spingono ancora perché la “Pratobello 24”, la legge di iniziativa popolare “concorrente” del dl aree idonee, entri in commissione, punto su cui la maggioranza non poteva aprire una trattativa. “Noi abbiamo dal primo momento sposato la ‘Pratobello’- spiega Cocciu in una conferenza stampa convocata stamane – capendo immediatamente che era la soluzione migliore da adottare in questo momento per bloccare la speculazione energetica non era la legge della Giunta”. Ribadisce il capogruppo: “Abbiamo proposto alla maggioranza di portare, anche per un paio d’ore, la ‘Pratobello’ in commissione, per decidere cosa fare. Ma questa iniziativa è stata respinta. Quindi abbiamo suggerito che nella commissione esterna sull’energia fossero auditi i rappresentanti dei comitati, e anche questo c’è stato negato”.