Il disegno di legge sulle aree idonee riprende il suo cammino in Consiglio regionale. La discussione prosegue domani mattina con l’obiettivo di arrivare a una approvazione rapida come auspicato da molti esponenti della maggioranza. La proposta della Giunta Todde – che stabilisce dove si possono e dove non si possono installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili – ha avuto un cammino nell’Aula di via Roma abbastanza complesso, con il centrodestra che fino a pochi giorni fa faceva ostruzionismo.
Poi nei giorni scorsi la svolta, con la maggioranza che ha aperto ad alcune modifiche concordate: una mossa che è riuscita anche a spaccare l’opposizione, con Forza Italia e Lega che continuano a dissociarsi dalla proposta. Come accaduto nell’ultima seduta della scorsa settimana, hanno abbandonato l’Aula in segno di protesta. Ma l’intesa tra le forze politiche sembra reggere. Il Consiglio regionale punta a concludere i lavori prima dell’11 dicembre, quando la Corte costituzionale si esprimerà sulla legge 5, la cosiddetta moratoria che sospende per 18 mesi l’autorizzazione di nuovi impianti.
Gli emendamenti presentati in particolare da Fratelli d’Italia dovrebbero cadere, a parte alcune proposte di modifica considerate migliorative su cui la maggioranza ha aperto alla discussione. Come quelle relative all’articolo 3, che introduce modifiche sui diritti di partecipazione popolare nei Comuni, in particolare riguardo ai progetti energetici.
