Un maxi fondo da quasi 680 milioni di euro per incentivare in Sardegna l’autoconsumo e la costituzione di comunità energetiche, e “stretta” sulle deroghe ai Comuni per accogliere impianti energetici da fonti rinnovabili, anche in aree non idonee. Questo il cuore dei due articoli, il secondo e il terzo, del disegno di legge sulle aree idonee, approvati questa mattina nell’aula del Consiglio regionale.
Per quanto riguarda gli incentivi, disco verde al fondo di investimento di 678 milioni, “ripartiti in 50 milioni per l’esercizio 2025- è specificato- 70 milioni per l’esercizio 2026, 139,5 milioni per ciascun esercizio dal 2027 al 2030”. Obiettivo, “concedere contributi a fondo perduto per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo energetico. I destinatari sono cittadini, imprese, professionisti, comunità energetiche, enti pubblici regionali e territoriali”.
Sul ruolo dei Comuni, invece, decisivo il voto favorevole a un emendamento proposto da Fratelli d’Italia, che prevede la deliberazione di una maggioranza qualificata nei consigli comunali interessati a progetti per impianti da rinnovabili, preceduta da un dibattito pubblico e da una consultazione popolare.