Sulla legge aree idonee per gli impianti energetici da rinnovabili è stallo in Consiglio. La conferenza dei capigruppo convocata oggi pomeriggio per discutere del disegno di legge è stata rinviata a domani mattina, con la possibilità di un nuovo incontro nel pomeriggio. Questo ulteriore slittamento segna un ulteriore rallentamento nell’iter della legge, che da giorni è al centro di aspre polemiche tra maggioranza e opposizioni. Il rinvio della riunione, che ha visto la partecipazione dei presidenti dei gruppi consiliari e degli assessori all’Industria e agli Enti locali, Emanuele Cani e Francesco Spanedda, è stato deciso in attesa di una sintesi.
Le minoranze hanno elencato al centrosinistra le loro proposte per modificare il testo dell’esecutivo. Le proposte del centrodestra sono note, e la prima – che rappresenta anche il punto su cui è difficile trovare un’intesa per il “no” deciso della maggioranza- riguarda il recepimento di parti della “Pratobello 24“, anche se le sfumature all’interno della coalizione di minoranza rimangono: tutti sono convinti che non si possa prescindere dalla legge di iniziativa popolare, ma mentre Forza Italia e Lega spingono per un ritorno in commissione del dl della giunta per fare sintesi con la “concorrente” Pratobello, altri in minoranza accetterebbero che pezzi della legge popolare venissero inseriti direttamente in aula attraverso emendamenti ad hoc.
Il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, ha confermato la disponibilità a discutere ma ha ribadito che non si può perdere ulteriore tempo. «La Sardegna ha bisogno di una legge chiara e definitiva sulle aree idonee. Il nostro obiettivo è evitare speculazioni sul territorio, garantendo al contempo la protezione ambientale», ha dichiarato il segretario regionale del Pd. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha ribadito l’importanza di trovare un punto di sintesi, ma ha avvertito che il tempo a disposizione è ormai ridotto. «Il disegno di legge sulle aree idonee è essenziale per proteggere il territorio sardo, ma non possiamo lasciare che il processo legislativo si trascini all’infinito», ha dichiarato Agus. Da parte sua, Alessandro Solinas del M5s ha chiesto un confronto costruttivo, ma ha avvertito che non accetterà modifiche che snaturino il contenuto programmatico della legge. «Il disegno di legge sulle aree idonee ha un suo impianto preciso che non possiamo modificare radicalmente. Tuttavia, siamo disposti a valutare proposte che possano migliorare il testo senza stravolgerne i principi», ha detto Solinas.
“La legge sulle aree idonee della giunta è clinicamente morta” invece secondo i consiglieri di Forza Italia. “La maggioranza continua a sottovalutare una questione dirimente, e cioè che il sottoscritto ha già fatto richiesta per l’entrata in commissione della ‘Pratobello’, in base all’articolo 38 del regolamento del Consiglio regionale che prevede obbligatoriamente questo passaggio se a chiederlo è un presidente di gruppo- spiega il capogruppo degli azzurri, Angelo Cocciu -. Questo non sta avvenendo”. Per Cocciu un elemento fondamentale perché si possa andare avanti nelle interlocuzioni, “è che la Pratobello venga portata in commissione ed esaminata: si deve lavorare a un nuovo disegno di legge, che non potrà essere più quello della giunta, che a nostro avviso, dopo lo slittamento dei lavori d’aula, è ormai morto”.